Jose Mourinho commenta in conferenza stampa lo 0-0 del derby dopo una partita molto tirata che non cambia molto la classifica di Lazio e Roma
Alla fine il derby finisce 0-0. All’Olimpico Lazio e Roma non si fanno male, ma non cambiano di molto la propria classifica. Meglio non vincere che perdere, verrebbe da dire. I giallorossi riescono a tenere il sostanziale controllo del match, pur non avendo molto il pallone e creando pochissimo.
La Lazio non fa male e la squadra di Mourinho si avvicina di un punto alla Champions League visti gli stop di Napoli e Atalanta. Lo Special One ha commentato in conferenza stampa il match, partendo dai cambi tardivi: “Sapevo che per i due quinti era difficile fare i 90 minuti. C’era anche Zalewski metà e metà. Anche per Bove era difficile fare i 90 minuti, ma quelli in condizione per entrare erano Sanches e Aouar perché Pellegrini non poteva giocare. Aouar non poteva fare una fase uomo su uomo, Renato sì ma era difficile entrare per lui in una partita così. Quando hai in avanti Lukaku e Dybala pensi che è difficile migliorare, ma vista la loro qualità la tendenza è di lasciarli in campo. Se il risultato non era quello che volevamo, il controllo e la sicurezza mostrata in campo mi piaceva. La Lazio ha preso un palo e Rui ha fatto una grande parata. Ma ho sempre sentito che eravamo più vicini noi a vincere. C’è stato un momento in cui ho pensato di suicidarmi. Ero arrabiatissimo, da rinvio è finito in corner. Se prendiamo gol o mi suicido o non lo so. Mamma mia…”
Poi Mourinho continua: “L’ambizione non è mancata, la freschezza sì. Poteva sembrare un pochino di mancanza di ambizione, ma ti dico che invece era paura dell’arbitro. All’intervallo ho detto a Karsdorp e Spinazzola, siccome Mancini e Ndicka erano ammoniti, di non saltare aggressivi perché i terzi di difesa erano in uno contro uno con Pedro e Felipe Anderson. Gli ho detto che dovevamo proteggere i ragazzi ammoniti, non saltando in maniera aggressiva come volevamo. Quindi sì, la paura dell’arbitro ci ha fatto abbassare”.
Derby Lazio-Roma, Mourinho:
Mourinho prosegue e sottolinea nuovamente un aspetto: “Siamo a tre punti dal Napoli con il campionato iniziato con la Salernitana. Ma se dimentichiamo le prime tre prima della chiusura del mercato in cui abbiamo giocato con Dybala e Pellegrini out, la classifica è diversa. Siamo a tre punti dalla Champions, però Inter e Juve è normale che vadano. L’Inter ha una squadra fantastica, la Juve perché ha una squadra normale ma con un allenatore fantastico. Ora abbiamo l’Udinese in casa, sta facendo benissimo. Speriamo che Pellegrini e Sanches saranno in una condizione migliore. Purtroppo dietro non c’è Smalling. Con questa facilità nel prendere gialli credo che Mancini e Ndicka se non sono diffidati sono vicini alla squalifica”.
Infine il portoghese torna sulla protesta con Massa per il mancato secondo giallo a Immobile: “Colombo era IV Uomo, per me è un grande arbitro e oggi ho capito che è anche un grande IV Uomo. Ci spiegava le cose con grande tranquillità, andava anche dalla Lazio. Mi ha detto una cosa per calmami, ma è una cosa che non accetto: ‘Noi non vogliamo dare queste ammonizioni per proteste’. Gli ho detto, ‘perché lo avete fatto con Mancini a San Siro?’ E lui mi ha risposto: ‘Perché era un’altra partita quella’. Però queste due partite sono dello stesso campionato. Tutti noi sappiamo che questo è giallo, Immobile ha fatto una pressione fantastica: Immobile ha dominato Massa completamente. Marciniak in Champions gli ha detto (a Immobile, ndc) ‘vai via’… Io ho finito senza ammonizione grazie a Colombo che è un ragazzo top”.