Ore calde, caldissime in casa Napoli dopo la sconfitta interna con l’Empoli che potrebbe portare all’esonero di Rudi Garcia
La sosta del campionato viene in aiuto al Napoli: gli azzurri potranno riorganizzare le idee, magari con un nuovo allenatore in panchina. Forte la candidatura di Igor Tudor per il dopo Rudi Garcia.
Dopo le esperienze con Udinese e Verona e quella da vice di Andrea Pirlo alla Juventus, Igor Tudor potrebbe tornare ad allenare in Italia. Il suo nome è nell’elenco dei possibili sostituti di Rudi Garcia dopo la sconfitta maturata quest’oggi al ‘Maradona’ contro l’Empoli che potrebbe costare l’esonero all’allenatore francese. Nelle prossime ore, infatti, sono previsti contatti con l’allenatore croato per sondarne la disponibilità e soprattutto conoscerne le richiesta.
L’ex Udinese, attualmente libero dopo l’ultima esperienza all’Olympique Marsiglia, è un profilo gradito e non poco e non rappresenterebbe certamente il traghettatore di turno, con un possibile contratto di almeno un anno e mezzo per convincere l’ex difensore a sposare la causa del club caro ad Aurelio De Laurentiis. Ma come giocherebbe il Napoli se, effettivamente, la scelta per il post Rudi Garcia dovesse ricadere su Igor Tudor?
Napoli, come giocherebbero gli azzurri con Tudor
In Italia Tudor ha allenato Udinese e Verona ed è stato il vice di Andrea Pirlo alla Juventus. Prima una lunga trafila nel settore giovanile dell’Hadjuk Spalato, con in mezzo la parentesi da vice ct della Croazia sotto la gestione tecnica di Igor Stimac. Poi le esperienze tra Grecia e Turchia con Paok Salonicco, Karabukspor e Galatasaray e infine l’avventura francese alla guida dell’Olympique Marsiglia fino allo scorso 30 giugno.
Nel corso delle sue esperienze in Italia e all’estero, il tecnico croato ha adoperato diversi moduli, in particolar modo il 3-4-2-1, un assetto tattico che – almeno sulla carta – non sarebbe congeniale alle caratteristiche dell’organico azzurro. Più volte, però, il tecnico di Spalato ha fatto ricorso a canovacci tattici con la difesa a quattro, anche il 4-3-3, modulo che ha caratterizzato il gioco del Napoli in queste ultime stagioni.
Dunque, non è da escludere che Tudor possa ripartire proprio dal marchio di fabbrica degli azzurri, affidandosi al tridente composto da Kvaratskhelia, Osimhen (appena rientrerà) e Politano, con Lobotka in cabina di regia e le mezzali Zielinski e Anguissa ai suoi lati. Resterebbe poi da capire a chi si affiderebbe in difesa, dato che finora Rrahmani, Natan e Ostigard si sono sempre giocati i due posti al centro. Sull’out di destra non ci sono dubbi su un eventuale impiego di capitan Di Lorenzo, mentre a sinistra Mario Rui potrebbe tornare giocatore quasi inamovibile in luogo di Olivera.
Moduli a parte, quello che ha sempre contraddistinto le squadre di Igor Tudor sono stati agonismo e pressing alto: con il croato in panchina gli azzurri potrebbero tornare ad aggredire l’avversario per recuperare la sfera in attacco e cercare il gol con pochi passaggi in velocità.