Ravanelli intervenuto nella diretta twitch di Tv Play: “Mi aspetto un bel derby d’Italia, anche se adesso la squadra di Inzaghi è inarrestabile”
Ravanelli esalta l’Inter nella diretta Twitch di Tv Play: “Da juventino, dico che fa paura”, le parole dell’ex attaccante della Juventus che sfiderà proprio i nerazzurri dopo la pausa per le nazionali.
“La squadra di Inzaghi è molto forte – ha aggiunto – Lo ha dimostrato anche ieri col Frosinone, avversario contro cui era difficile giocare. Ripeto, è uno squadrone. Nelle passate stagioni non avrebbe vinto la partita di ieri sera, con una mentalità così e una rosa così forte ora pure matura, ecco che viene fuori anche quel pizzico di fortuna che ti assiste. Basti pensare al gol di Dimarco“.
Ravanelli ha speso parole importanti anche per la ‘sua’ Juventus, adesso seconda a sole due lunghezze da Lautaro e compagni: “Sta andando oltre le aspettative, il merito è soprattutto di Allegri. Ha dato un carattere incredibile a questa squadra che ora, a detta di tutti, è la sorpresa di questo campionato. Potrebbe sicuramente giocare meglio, però non è detto che giocando meglio porterebbe a casa più punti. Juve-Inter? Mi aspetto un bel derby d’Italia, anche se adesso l’Inter è inarrestabile”.
A proposito della supersfida in programma dopo la sosta, in casa Juve c’è preoccupazione per Locatelli. Il centrocampista ha lasciato il ritiro della nazionale per via di una frattura leggermente scomposta della decima costola, subita nel match contro il Cagliari in cui ha indossato la fascia da capitano.
“Si vedeva che non stava bene. Il suo infortunio mi preoccupa perché la Juventus è senza centrocampo adesso”.
Ravanelli a Tv Play: “Garcia non credibile nello spogliatoio”
In conclusione, Ravanelli si è espresso anche sull’ormai imminente esonero di Rudi Garcia, col Napoli che sta puntando tutto su Igor Tudor.
“Un allenatore impiega un mese o due per capire tutta la squadra. I calciatori, invece, dopo 20 secondi inquadrano subito il tecnico. Deve essere credibile e Garcia non aveva quel carattere per risultare credibile in uno spogliatoio che aveva vinto”.