Raffaele Palladino allena i brianzoli con buon successo. I numeri sono dalla sua parte come anche una statistica molto interessante.
Palladino è un classe 1984 che già da tempo si sta facendo notare, in positivo, nella nuova veste di allenatore. In molti lo ricorderanno: fino al recente passato il mister originario di Mugnano di Napoli è stato un calciatore di buon livello, e che ha vestito varie maglie di squadre di Serie A, tra cui Juventus, Genoa e Parma.
Oggi è il mister del Monza, club in cui ha prima allenato le giovanili e poi la Primavera. Alla sua seconda stagione alla guida del club brianzolo, finora non sta tradendo le aspettative: il Monza è nono in classifica dopo 12 giornate di Serie A con 17 punti che fanno dormire sonni tranquilli ma che, al contempo, fanno sognare in grande tifosi, calciatori, allenatore e società.
Gli ingredienti per continuare a vincere ci sono tutti, ma quanto merito va effettivamente a Raffaele Palladino in questo inizio di stagione? La scheda che segue cercherà di fare il punto. I dettagli.
Palladino: la prestazione del Monza nell’ultima gara contro il Torino
Ebbene, la cinquantesima gara in Serie A dei brianzoli ha rappresentato un banco di prova notevole per il giovane tecnico. Infatti l’arduo compito di sfidare il maestro Juric si è risolto con un pareggio finale, dopo una partita non priva di difficoltà.
Ma il merito va al modo in cui il tecnico dei granata ha messo in campo la squadra e l’ha gestita in corso di gara. In particolare la pressione alta esercitata dal Torino ha impedito al Monza, in più circostanze , di costruire efficaci trame di gioco o comunque di prendere le redini della gara.
C’è voluto il solito Colpani per pareggiare, ma la prova complessiva degli uomini di Palladino non è stata brillante come altre volte – essendo mancata una certa brillantezza nel palleggio e nel costruire trame interessanti.
Tuttavia in alcune occasioni il Monza si è saputo rendere pericoloso, non soltanto con Colpani ma anche con Colombo. Mentre Pessina ha garantito il suo apporto di quantità in mezzo al campo.
Le soluzioni a Palladino non mancano
Il Monza si è dimostrata finora una squadra di carattere e con un buon ventaglio di alternative. E Raffaele Palladino lo sa bene. Persi Pablo Marì e Vignato alcuni giorni prima della gara (uno per guai muscolari, l’altro per problemi ai denti), il mister ha scelto di dissimulare le carte, non consegnando i convocati.
Infatti la sua intenzione era quella di nascondere fino all’ultimo la scelta di Bondo dall’inizio della partita, per avere più ‘polmoni’ in mezzo al campo. La mossa ha funzionato ma soprattutto nella prima parte di gara, in cui il mediano francese Bondo si è adoperato al massimo per tallonare l’estroso Vlasic.
Aggressivo come è nel suo stile, lo ha marcato stretto, pur perdendo brillantezza con il passare dei minuti. Il Monza ha perso palleggio e destrezza, salvo poi migliorare alla distanza, quando lo schieramento è ritornato all’originale con l’ingresso di Mota al minuto 58′. Il calciatore ha dato nuova vitalità e freschezza al centrocampo, dimostrando ulteriormente che le carte nel mazzo del Monza, non sono poche.
Il commento di Palladino a fine gara
Ai microfoni di Sky Sport, il tecnico del Monza ha ammesso la bravura degli avversari e del tecnico granata Juric, suo amico ed ex collega di spogliatoio ai tempi del Genoa. “Juric è stato più bravo di me. E’ venuto qua a fare una grande partita, il Torino è allenato benissimo, ci hanno messo sotto sul profilo della qualità e dell’intensità. Vanno dati loro grandi meriti“.
Palladino ha poi ammesso che l’iniziale svantaggio con gol granata, paradossalmente, ha sbloccato il Monza, squadra che infatti in corso di gara è progredita nella qualità del gioco. Ma, appunto, non sono mancati gli elogi ai rivali, cui ha saputo controbattere con scelte tattiche pre-gara e durante il match, che si sono rivelate ancora una volte sagge e fruttuose.
La statistica confortante
In più c’è una statistica che può confortare Raffaele Palladino e che, ulteriormente, dimostra la bontà del lavoro fatto finora. Infatti il Monza, con la Juventus, è la sola squadra ad oggi imbattuta tra le mura amiche.
Segno di sicurezza quando i brianzoli giocano gare in casa, ma anche prova del lavoro eseguito da Palladino fino a questo momento. A volte fortunato, molte altre intraprendente e in grado di variare i giocatori in campo con scelte azzeccate, il mister appare l’uomo giusto al momento giusto e nella squadra giusta. Non a caso, a fine partita a Sky Sport ha espresso i complimenti ai suoi giocatori, da Colpani a Pessina, passando per Di Gregorio e Gagliardini.
C’è sintonia nel gruppo, ovvero la base giusta per fare una nuova stagione positiva. E per dare ulteriore chance di emergere a Palladino, un allenatore che si sta dimostrando assai preparato e sagace.