Tudor al Napoli, da Osimhen a Meret: chi ci guadagna e chi no

Igor Tudor si appresta a diventare il nuovo allenatore del Napoli: da Osimhen a Meret ecco i giocatori che ci guadagnano e chi invece no dal suo arrivo 

Sono ore bollenti in casa Napoli per l’uscita di scena di Rudi Garcia e l’arrivo del suo sostituto. La sconfitta casalinga contro l’Empoli per 1-0 è stata la definitiva goccia che ha fatto traboccare il vaso e avrebbe convinto il presidente a prendere decisioni drastiche nell’immediato.

Tudor al Napoli, rendimento giocatori
Tudor al Napoli, chi ci guadagna e chi no (Calciomercato.it)

Pessimi i risultati del tecnico francese dal suo approdo in azzurro, con appena 2 vittorie al Maradona in 8 partite giocate. Deludenti i pareggi con Genoa e Bologna, pessime le prestazioni contro Lazio, Fiorentina, Union Berlino e lo stesso Empoli.

I campioni d’Italia in carica hanno detto addio allo Scudetto già a novembre, con l’ennesima sconfitta prima della sosta, come avvenuto a settembre ed ottobre. Un ruolino di marcia terribile, che ha messo a rischio anche la qualificazione alla prossima Champions League.

Napoli, arriva Tudor: chi ci guadagna e chi no sul campo

Il nome in pole per sostituire Garcia sembrerebbe essere quello di Igor Tudor, l’indiziato principale per diventare l’allenatore traghettatore da qui alla fine della stagione. Il suo compito sarà quello di raddrizzare il tiro, far tornare il Napoli a giocar bene e vincere e chiudere quantomeno nelle prime 4 posizioni senza patemi d’animo.

Igor Tudor aspetta il Napoli
Igor Tudor, candidato alla panchina del Napoli (LaPresse) – Calciomercato.it

Non è la prima volta che l’allenatore croato subentra a stagione in corso in una squadra. E’ successo al Galatasaray, all’Udinese, allo Spalato e al Verona. Ora sarà la volta di Napoli e abbiamo quindi cercato di analizzare il rendimento dei calciatori sotto la sua guida tecnica.

Chi ci guadagna maggiormente e chi invece perde valore alla distanza? Dal suo primo vero incarico all’Hadjuk nella stagione 2013-14 è chiaro che a giovarne maggiormente sono i centravanti. Nella sua prima esperienza croata, infatti, il suo miglior marcatore è stato Anton Maglica, attaccante da 12 gol stagionali.

Dietro di lui, un calciatore poliedrico come Mario Pasalic, utilizzato principalmente come trequartista e autore di 11 reti in quell’annata. A sorprendere nella sua avventura al Paok fu l’esterno d’attacco sinistro Robert Mak, autore di ben 19 gol in un anno. Subito dietro di lui un altro attaccante centrale, Stefanos Athanasiadis, che realizzò 15 gol nell’annata 2015-16.

E’ poi toccata alla Turchia, con l’esperienza al Galatasaray. Anche in quel caso il miglior realizzatore è stato un centravanti e parliamo del francese Bafetimbi Gomis, protagonista di 15 reti. In Italia la musica, almeno inizialmente, è stata diversa. Al suo approdo all’Udinese il trascinatore assoluto è diventato Rodrigo De Paul, autore anche di 9 gol in una stagione come mezz’ala.

Il ritorno allo Spalato ha visto, per la seconda volta dopo Pasalic, un trequartista trascinare la squadra. In quel caso, nella stagione 2019-20, è stato il croato Mijo Caktas a mettere a referto addirittura 20 gol.

Dopo l’esperienza da vice allenatore di Pirlo alla Juventus, le due avventure più fruttuose per Igor Tudor sono state quelle al Verona e al Marsiglia. Con i giallo-blu è stato un tripudio di gol: 17 quelli di Simeone, 12 quelli di Caprari e 11 quelli di Barak. In un colpo solo è riuscito a far overperformare un centravanti, una seconda punta e un trequartista.

Anche al Marsiglia non sono mancate le soddisfazioni. Il suo miglior realizzatore è stato Alexis Sanchez con ben 18 gol. Ma la vera sorpresa è stato il centrale di difesa Mbemba, capace di segnare 7 gol in un anno.

Tutti dati positivi? Ovviamente no, soprattutto nelle sue esperienze italiane un numero ha fatto riflettere particolarmente: quello dei gol subiti. All’Udinese Musso e Scuffet hanno incassato 53 gol in due. Al Verona Montipò e Pandur ne hanno subiti 60, mentre al Marsiglia Pau Lopez e Blanco hanno raggiunto quota 50 in due.

Chi sale e chi scende nel Napoli

Quindi al Napoli chi ne gioverà e chi invece no? Partendo dal presupposto che Tudor dovrà adattarsi ad un 4-2-3-1 o ad un 4-3-3 sembra abbastanza chiaro che Victor Osimhen, Giovanni Simeone e Giacomo Raspadori saranno i nomi che potranno rendere meglio, quest’ultimo sia da punta che da trequartista. Occhi puntati anche a sinistra su Kvaratskhelia e a Zielinski come mezz’ala. La sorpresa potrebbe ricadere persino sui centrali, con uno tra Natan, Rrahmani e Ostigard improvvisato goleador.

La porta invece sembra traballare maggiormente. Meret e Gollini potrebbero ritrovarsi a dover fare gli straordinari per impedire di diventare una difesa fin troppo battuta tra le big, come successo anche a Garcia in questo inizio di stagione. Anche Di Lorenzo potrebbe segnare meno reti, ma la sua esperienza difensiva sarà fondamentale per chiudere maggiormente la propria porta.

I tifosi del Napoli ora devono solo attendere l’ufficialità dell’esonero di Rudi Garcia e quella dell’arrivo, che appare ormai quasi certo, di Igor Tudor. Da quel momento inizierà un nuovo capitolo, che si aprirà con un tour de force incredibile contro Atalanta, Real, Inter e Juventus.

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