Liberato Cacace è diventato un giocatore molto importante per Aurelio Andreazzoli: da riserva a leader è lui l’uomo in più per puntare alla salvezza
Il nome e cognome fanno pensare ad un giocatore italiano al 100% ed in effetti delle origini nostrane Liberato Cacace le ha. Non tutti sanno, però, che il giovane difensore è neozelandese e dal giugno del 2018 veste anche i colori della nazionale maggiore.
Cresciuto negli Island Bay United, il terzino è approdato ai Phoenix nel 2016, per poi compiere il primo salto nel Wellington e quello in Europa, in Belgio, al Sint Truiden. E’ proprio lì, dopo circa un anno e mezzo, che lo nota l’Empoli, che nel mercato di gennaio lo preleva in prestito per 6 mesi.
Inizia a giocare a febbraio del 2022, collezionando poco meno di 500 minuti totali. Difficile battere la concorrenza di un calciatore come Fabiano Parisi, ma il club toscano lo conferma e nel luglio dello stesso anno lo acquista per 3 milioni di euro.
Dalle panchine alla leadership: la crescita di Liberato Cacace
La scorsa stagione vede poco il campo, appena 5 volte da titolare e 7 da subentrato, per meno di 600 minuti complessivi sul terreno di gioco. E’ un anno comunque importante, che gli permette di conoscere meglio la Serie A e di ambientarsi allo spogliatoio.
La svolta arriva nell’ultima sessione di calciomercato estiva: Fabiano Parisi viene ufficialmente ceduto alla Fiorentina e la fascia sinistra diventa di sua competenza. Almeno questo è quello che pensa il classe 2000, ma per Paolo Zanetti non è così.
Dopo averlo fatto scendere in campo contro Verona e Monza lo lascia in panchina nelle tre gare successive contro Juve, Roma e Inter, che segneranno anche l’esonero dell’ex allenatore dalla panchina dell’Empoli. Il successivo approdo di Aurelio Andreazzoli gli cambia completamente ogni prospettiva.
L’attuale allenatore del club toscano lo inserisce in campo dal primo minuto della vittoriosa partita contro la Salernitana e da quel momento conta 7 partite da titolare su 8 gare giocate tra campionato e Coppa Italia. Solo nel match contro il Frosinone è partito dalla panchina, disputando complessivamente 715 minuti dall’inizio della stagione.
E’ il suo dato migliore dall’approdo in Serie A, ma quello che ha stupito maggiormente è la crescita nelle prestazioni. Partita dopo partita, utilizzato sia come terzino sinistro che come mezz’ala sinistra all’occorrenza, Cacace è cresciuto di intensità e attenzione, specie in fase difensiva.
La prestazione superlativa è arrivata in casa del Napoli, contro due avversari scomodissimi come Politano e Di Lorenzo. Il 23enne non si è lasciato assolutamente intimorire dai campioni d’Italia, né soprattutto dai due calciatori più in forma della squadra allenata ancora da Rudi Garcia.
Cacace ha giocato la gara quasi perfetta con 2 salvataggi, 3 intercetti, 3 contrasti, 70 tocchi del pallone, il 71% di passaggi riusciti, 1 passaggio chiave, 6 contrasti vinti e 2 dribbling. Per gli addetti è stato in assoluto il migliore in campo, un dato che non sarà senz’altro sfuggito ad Andreazzoli.
Ora servirà solamente continuità e magari anche qualche gol. In carriera ne ha realizzati 4 con il Wellington e 1 in Nazionale, oltre a 7 assist complessivi. Migliorando questo aspetto e quello dei cartellini, potrebbe presto diventare uno dei terzini sinistri di maggior prospettiva del nostro campionato, nonché un assoluto leader nell‘Empoli. L’uomo perfetto per puntare ad una salvezza, che sembra alla portata della sua squadra.