Paul Pogba è stato trovato positivo ad un controllo antidoping della scorsa estate. Quale sanzione lo attende?
Poco più di un paio di mesi fa la carriera del calciatore francese Paul Pogba ha subito un stop, in qualche modo, inaspettato. Infatti un controllo antidoping ha bloccato il debutto dell’atleta nel campionato 2023/2024: in particolare, la sua positività al testosterone è stata resa nota la sera dell’11 settembre scorso, in seguito a dei test svolti sul francese dopo la prima di campionato contro l’Udinese – lo scorso 20 agosto.
E’ quasi superfluo dire dell’utilità del giocatore per il gioco della Juventus: il transalpino classe 1993 è un incontrista ricco di atletismo, capacità nel pressare l’avversario e carisma. In più è versatile perché sa rivestire con efficacia sia il ruolo di mezzala che quello di regista, ed inoltre possiede un ottimo tiro dalla distanza, come pure visione di gioco e capacità di fornire assist.
Insomma un vero e proprio jolly. Non a caso, tra i bianconeri, il ritorno di Paul Pogba era assai desiderato ma, oggi, con lo stop per l’ormai noto caso di doping, Max Allegri ha dovuto in parte ridisegnare la formazione. E la delusione dei tifosi è consequenziale.
Ma cosa fa oggi Pogba? Quali sono le ultime notizie sul suo conto? I dettagli.
Pogba: gli attuali rapporti con compagni e società
Il calciatore francese non sta ovviamente vivendo un momento positivo. Come riporta Tuttosport, Pogba attualmente gravita tra Torino e Miami, ma finora non è mancato l’apporto e la vicinanza dei compagni di club. Pogba infatti è rimasto in contatto con alcuni giocatori su WhatsApp e anche con qualche ex compagno.
L’atleta ha invece interrotto i rapporti con la società della Juventus, intesa come club, anzi non possono esservi contatti ufficiali. Oggi la Juventus deve infatti fronteggiare la grana rappresentata dalla sua squalifica – non si sa ancora l’entità di quest’ultima – e, dopo avergli sospeso il versamento dello stipendio, oggi è alla ricerca di un possibile sostituto.
Come ha fatto notare Tuttosport, la moglie del giocatore ha smesso di seguire le pagine social del club bianconero, e ciò potrebbe essere una spia piuttosto evidente di rapporti ormai compromessi con la società.
Da notare che la squalifica di Pogba si abbina a quella di Fagioli, altro centrocampista di casa Juve. Sicuramente due ‘buchi’ che in corso di stagione potranno creare diversi grattacapi, specialmente quando sarà maggiormente necessario fare un po’ di turnover.
Cosa rischia Paul Pogba?
La squalifica per doping potrebbe compromettere in modo irreparabile la carriera del non più giovanissimo Paul Pogba, atleta che all’anagrafe ha 31 anni. La positività al testosterone è stata confermata nelle settimane successive dalle controanalisi, e a ciò – lo rimarchiamo – è seguita l’inevitabile sospensione da parte del club bianconero.
Dicevamo che si è in attesa di sapere a quanto ammonterà la pena per il doping: ebbene, si ipotizza che non sarà al di sotto dei due anni. Come riporta Tuttosport, anche il Ct della nazionale francese, che conosce bene il giocatore, ha spiegato che sta vivendo una situazione assai delicata, tenendo anche conto che il transalpino veniva da uno stop forzato per problemi fisici tra il 2022 e la prima parte del 2023. Ora questa tegola potrebbe comprometterne definitivamente la carriera agonistica.
Sospensione in via cautelare e poi squalifica
Ad alcune settimane dall’esito delle prime analisi (11 settembre) e delle controanalisi (6 ottobre), Paul Pogba rimane sospeso in via cautelare, in attesa che si completi l’iter di giustizia sportiva che avrà come la squalifica come esito inevitabile. In particolare, la preoccupazione maggiore è data dal biennio di stop, che si prefigura dopo l’ammissione di responsabilità.
La Gazzetta ha altresì spiegato che Paul Pogba avrebbe già subito una prima sconfitta: la prossima tappa è infatti il giudizio in Italia, in quanto la richiesta di “udienza unica” presso il TAS di Losanna non avrebbe incassato l’ok della Wada.
Per Pogba fondamentalmente le alternative sono due: o trova un accordo con la procura antidoping, il quale potrebbe anche condurre ad un dimezzamento della pena in partenza richiesta dall’accusa, oppure tenta il tutto per tutto nel processo sportivo presso il Tribunale Nazionale Antidoping. Questo passaggio consentirebbe poi di rivolgersi al Tas di Losanna.
Al momento la procura antidoping sta vagliando le carte difensive di Pogba: se in questo step il giocatore non riuscirà a fare breccia sulla procura stessa, il passaggio successivo sarebbe il deferimento – una sorta di rinvio a giudizio. Ebbene, da quel momento il calciatore avrà 20 giorni per scegliere fra tentativo di accordo oppure processo. Chiaro dunque che la situazione non è affatto semplice per un atleta che era tornato in Italia con l’obiettivo di rilanciarsi alla Juve.
Oggi Pogba continua ad allenarsi nei grandi spazi della sua villa sulle colline torinesi, ma certamente l’umore non è dei migliori. Il suo futuro calcistico si giocherà nelle prossime settimane.