Il passato rischia di far male: la squadra, gestita ora dagli americani, potrebbe essere penalizzata in campionato
Il cambio di proprietà non ha certo portato i frutti sperati. Da quando sono arrivati gli americani, la squadra sta terribilmente faticando, nonostante investimenti davvero importanti.
Stiamo parlando del Chelsea, passato nelle mani di Todd Boehly, dopo l’addio di Roman Abramovich. La situazione dei londinesi, come detto, non è delle migliori: il Chelsea ha chiuso la stagione 2022-2023 al dodicesimo posto, a soli 44 punti, a ben 27 lunghezze dalla quarta posizione che valeva l’accesso alla Champions League. Sono addirittura 45 quelle dal primo posto occupato dal Manchester City. Numeri davvero inspiegabili per una squadra che ha speso, come nessuno sul mercato.
E le cose in questo inizio di campionato non stanno andando certo meglio. Il Chelsea, infatti è al decimo posto, già distante dodici punti dalla vetta della classifica, occupata ancora una volta dai Citizens.
Chelsea, a rischio penalizzazione: nel mirino la gestione Abramovic
Tanti problemi sul campo, dunque, per il club londinese, ma non solo quelli. Il Chelsea, infatti, deve fare i conti anche con il passato non proprio limpido della gestione Abramovic.
Il club, come si può leggere su FootMercato, sarebbe, infatti, oggetto di indagine per via di diversi trasferimenti effettuati dal 2012 al 2019: il nocciolo della questione è legato ai pagamenti, per un valore di diverse decine di milioni di sterline, avvenuti attraverso società offshore di proprietà dell’imprenditore russo. Il Chelsea rischia così di dover fare i conti, ancora una volta, con il Fair-Play Finanziario, anche se – come si legge – la Uefa – potrebbe esaminare solo prove degli ultimi tre anni. La Federazione inglese, però, starebbe continuando ad indagare e non è da escludere che alla fine il Chelsea venga penalizzato. Una riduzione di punti per concorrenza sleale. Tutto chiaramente dovrà essere provato, ma a Londra si respira un’aria non certo delle migliori.