Di Lorenzo è un terzino che ha fatto della gavetta la chiave per emergere ai più alti livelli del calcio. Ecco cosa non sai su di lui.
Nella prima parte di campionato Giovanni Di Lorenzo è stato una presenza fissa nel Napoli dell’appena esonerato Rudi Garcia. E, fino a prova contraria, il calciatore resterà una pedina fondamentale anche nell’undici che Mazzarri, il nuovo mister del club partenopeo, sceglierà di mandare in campo alla ripresa del campionato – dopo lo stop per le partite delle nazionali.
Ebbene, chi tifa Napoli conoscerà appieno le abilità di Di Lorenzo: si tratta di un calciatore tecnico e dotato di visione di gioco, come pure carismatico e in grado di gestire efficacemente la palla in varie zone del campo, smarcandosi spesso al fine di non dare punti di riferimento ai componenti della squadra avversaria. Il suo ruolo di base è quello del difensore laterale duttile, visto che è in grado di cavarsela molto bene sia in una linea a quattro che in una linea a cinque.
Se per molti appassionati il suo gioco non ha ormai grossi segreti, vero è però che ci sono alcune curiosità che lo riguardano direttamente e che, in qualche modo, ne arricchiscono il profilo. Scopriamole insieme di seguito.
Non è il primo calciatore professionista che ha confessato di aver cambiato ruolo, nel corso della propria crescita sportiva. Anzi, proprio il cambio di posizione ne ha favorito l’evoluzione, tenuto conto delle sue caratteristiche a livello tecnico.
Alla Gazzetta Di Lorenzo ha raccontato di essere cresciuto nella Lucchese – lui è originario di Castelnuovo di Garfagnana – ma soprattutto di aver mosso i primi passi nel gioco del calcio con il ruolo di attaccante.
“Tra i ragazzi del Val d’Ottavo ero chiamato Batigol perché avevo colpi da bomber vero. È stato Tiziano Bizzarri, ai tempi della Lucchese, a farmi arretrare. Più che altro per necessità. Non c’erano difensori” – queste le sue parole che tolgono ogni dubbio: insomma, quasi un caso fortuito ha voluto che venisse spostato indietro.
Ma è vero che se non con Bizzarri, con qualche altro allenatore le sue doti di terzino sarebbero – molto probabilmente – emerse in seguito. D’altronde Di Lorenzo è oggi uno dei terzini più affidabili e costanti della Seria A.
Particolarità di Di Lorenzo è anche l’aver raggiunto il traguardo dello Scudetto con il Napoli e l’inclusione tra i convocati nella nazionale italiana con il duro lavoro. Infatti l’atleta toscano, nella sua prima giovinezza, si è formato calcisticamente in società minori. Non soltanto la Lucchese, ma anche la Reggina, il Cuneo, il Matera, per poi arrivare all’Empoli e al tanto desiderato debutto in Serie A, nella stagione 2018/2019.
Con l’Empoli brillò in campionato, giocando quasi tutte le partite e facendosi notare dal Napoli, che decise di prenderlo. Oggi Di Lorenzo è alla sua quinta stagione con i partenopei, con cui ha vinto lo scorso campionato indossando la fascia da capitano.ù
Evidentemente la lunga gavetta è stata per lui un percorso assai fruttifero, come dimostrano i risultati sul campo – tra cui anche la vittoria con l’Italia agli ultimi campionati europei.
Giovanni Di Lorenzo è il tipico esempio di come, oltre che con il talento, grazie all’impegno sia possibile ottenere grandi traguardi – partendo dal basso. A Napoli Di Lorenzo è capitano indiscusso, e il riconoscimento è arrivato a premiarne professionalità, dedizione e disponibilità.
Non a caso, il difensore azzurro – forse non tutti lo sanno – è assai attento e scrupoloso anche nello svolgimento degli allenamenti e nell’alimentazione, seguendo una dieta ad hoc.
Per questo Giovanni Di Lorenzo è attualmente uno dei migliori calciatori italiani in circolazione: il terzino destro ha registrato negli anni una crescita costante e continua, giungendo a 30 anni a quello che può essere definito il suo prime.
Ecco perché, negli anni al Napoli, il calciatore ha progressivamente migliorato il proprio rendimento, nonostante i vari allenatori che si sono via via succeduti in panchina. E in ogni stagione più di trenta presenze con i partenopei, a certificarne il valore in squadra.
Non solo calcio nella vita di Giovanni Di Lorenzo. Infatti nella sua vita il secondo sport in ordine di preferenza è il tennis ed uno dei suoi atleti preferiti è lo svizzero Roger Federer, tennista plurivincitore di titoli Slam.
Al di fuori dell’ambito prettamente sportivo, il terzino è appassionato i tatuaggi: sulla coscia ha per esempio fatto disegnare il ruggito di una tigre, un animale che ben si addice alla sua fame di vittorie.
Mentre nei momenti di svago, come tanti altri suoi colleghi calciatori, Di Lorenzo si diletta a giocare con la PlayStation.
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