Italia, clima ostile per Zaniolo. La Sud non dimentica: quanti fischi dall’Olimpico

Fischi importanti da parte dell’Olimpico per Nicolò Zaniolo al suo ingresso in campo e durante il match

A Roma non dimenticano tanto facilmente. Per applaudire Luciano Spalletti ci sono voluti praticamente sei anni e una pace pubblica tra lui e Francesco Totti. È stato lo stesso storico 10 giallorosso a cambiare il sentimento dei romanisti nei confronti del mister. E dopo il ritorno di oggi, per la prima volta da ct, sicuramente si è segnata una nuova era del rapporto tra il mister di Certaldo e la piazza giallorossa.

Zaniolo (Ansafoto) – calciomercato.it

La sensazione è che servirà molto di più per ricomporre la frattura che pare ormai insanabile tra Nicolò Zaniolo e i tifosi della Roma. E non sono bastate le interviste in cui l’attuale attaccante dell’Aston Villa ha speso parole al miele per il popolo giallorosso, di riconoscenza. L’addio dell’ex pupillo è stato tormentato, discusso, non è piaciuto a nessuno da queste parti per le modalità. L’ammutinamento, il rifiuto di allenarsi raccontato da Mourinho e dalla società, qualche altro atteggiamento non propriamente conciliante. Oggi per la prima volta Nicolò Zaniolo è tornato in quello che è stato per tanto tempo il suo stadio, la sua casa. Qui ha segnato i suoi primi gol da professionista, si è fatto conoscere al grande calcio. E l’accoglienza è stata quella che un po’ ci si aspettava, forse anche peggiore. Il suo ingresso in campo è stato ‘salutato’ dai fischi convinti e netti di un’ottima parte dello Stadio Olimpico.

Che appunto, come era preventivabile, non ha per niente dimenticato una ferita di nemmeno un anno fa. E non a caso i romanisti lo hanno punzecchiato pure a ogni suo tocco di palla. E i fischi provenivano proprio dalla Curva Sud. Zaniolo sembrava aver imboccato una strada senza uscita a livello tecnico, i mesi al Galatasaray lo hanno rigenerato, tanto da fargli guadagnare la Premier League. Ma per i romanisti la frattura è ancora profonda. E ovviamente a prendersi gli applausi e il boato è stato soprattutto Bryan Cristante. E poi per El Shaarawy.

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