Si conferma il tabù di Jorginho, che a due anni da quel maledetto penalty, sbaglia nuovamente dal dischetto con l’Italia
Sembrava quasi scritto che sarebbe arrivato il momento in cui Jorginho si sarebbe in qualche modo ritrovato sul dischetto dell’Olimpico con la maglia della Nazionale. E come in ogni trama che si rispetti, quel momento giunge con puntualità svizzera (aggettivo non casuale) al 40′. Il centrocampista dell’Arsenal, appena tornato in Nazionale, ha la chance di riscattarsi proprio nello stadio che aveva dato il via all’incubo del Mondiale mancato. Due anni fa infatti Jorginho sbagliò il calcio di rigore sotto la Curva Sud che impedì all’Italia di battere la Svizzera e qualificarsi in Qatar viste le partite successive. Da lì è forse finito un ciclo, quello di Mancini, e quello dello stesso italo-brasiliano.
Era il 12 novembre 2021. In questa tornata di convocazioni Jorginho ha fatto il suo rientro nel gruppo azzurro, con la benedizione e i complimenti di Spalletti, che ha raccontato di averlo seguito in maniera assidua apprezzandone le enormi qualità tecniche e di leadership: “L’ho conosciuto solo in questi giorni e mi ha fatto una impressione incredibile per come fa muovere tutta la squadra. E ha grande volontà di essere dentro il gruppo”. E quando in conferenza stampa ieri il ct è stato interrogato su chi avrebbe battuto oggi un eventuale calcio di rigore, non ha avuto dubbi nel rispondere. “Per personalità e qualità mi aspetterei che fosse Jorginho a prendere la palla per il suo valore. Sono sicuro che non si tirerà indietro”.
Così è stato, Jorginho si è preso il pallone al 40′ per mettersi definitivamente alle spalle quella sera di due anni fa. Nello stesso stadio, anche se sotto l’altra curva. Il lieto fine però non c’è stato e l’ex Napoli ha calciato un pessimo rigore. Solito saltello, ma tiro debole e troppo centrale, respinto da Dimitrievski. Per fortuna che stavolta ci sta pensando Chiesa.