Dal Pocho Lavezzi al Trenza Palacio fino all’incognita Jack Raspadori: flop e sorprese, così gli attaccanti piccoletti con Mazzarri.
Con quattro reti all’attivo, Giacomo Raspadori è il terzo giocatore del Napoli ad aver realizzato più marcature stagionali. Meglio di lui solo Politano (5) e Osimhen (6).
Al rientro dalla pausa per gli impegni delle Nazionali, Walter Mazzarri avrà modo di conoscere il resto della squadra e in particolare Jack, uno dei pochi ad essersi salvato dalla gestione di Garcia. Anzi, a dire il vero, l’allenatore francese ha puntato molto sull’ex Sassuolo e la fiducia è stata ripagata con gol importanti: contro il Genoa a Marassi, il match winner contro l’Union Berlino in Champions e la punizione perfetta contro il Milan al Maradona.
Impossibile in questo momento fare a meno di Raspadori, ma Victor Osimhen è l’attaccante titolare, capocannoniere e sta facendo di tutto per rientrare già nella trasferta di Bergamo. E allora sorge una domanda: che rapporto ha Walter Mazzarri con i “piccoletti” in attacco?
Nel corso della sua carriera da allenatore, Walter ha potuto utilizzare diversi bomber che hanno trascinato le squadre grazie alle loro caratteristiche da veri rapaci d’area di rigore. Cavani era un insaziabile goleador; Belotti non è più ritornato ai livelli giocati sotto la gestione Mazzarri; Amoruso era un attaccante d’altri tempi, con caratteristiche da vero centravanti.
Eppure, qualche “piccoletto” si è distinto con il tecnico di San Vincenzo. Basti pensare ad Ezequiel Lavezzi. Il Pocho con 84 presenze ha segnato 21 reti sotto la guida di Mazzarri. Faceva parte del tridente delle meraviglie con il Matador e Hamsik. Mazzarri ha allenato anche Cassano nel periodo d’oro alla Sampdoria. Fantantonio era una seconda punta tutto estro e fantasia. Eppure, mise a referto 23 reti in tutte le competizioni. Solo con Capello ha fatto meglio (40 marcature).
E ancora, Claudio Bellucci e Rodrigo Palacio hanno conosciuto il mister e sono riusciti anche a lasciare il segno alla Samp e all’Inter. Meno bene fece Iago Falque, che al primo anno con Mazzarri confermò i numeri fatti vedere nel 2017. Ma successivamente, il suo rendimento al Torino calò, così anche i numeri: appena 11 reti in 48 presenze con l’allenatore toscano. L’attaccante spagnolo lasciò i granata senza riuscire mai più a ripetersi con altri club.
L’incognita ora è Raspadori. Innanzitutto, lo stesso attaccante sarà curioso di capire come verrà impiegato. Ormai è inutile ripeterlo e lo dimostra anche il campo: lui preferisce giocare al centro, come falso nueve. Anche Spalletti ne sta traendo vantaggio in Nazionale. Il numero 10 Azzurro è diventato un punto di riferimento per l’Italia vista l’assenza di centravanti d’area di rigore. Con Mazzarri potrebbe fare da vice-Osimhen, ma in caso di necessità potrebbe essere utilizzato anche come sottopunta o sull’esterno.
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