Furlani avverte: “Milan competitivo, ma non ad ogni costo”

Le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato dei rossoneri, intervenuto al Dla Piper Forum

Al Dla Piper Forum è intervenuto anche Giorgio Furlani. L’Amministratore Delegato del Milan ha analizzato il momento del club, che a livello finanziario sta navigando su acque tranquille, dopo anni complicati:

Milan, Furlani: "Competitivi, ma no ad ogni costo"
Leao e Pulisic (LaPresse) – Calciomercato.it

“Come Elliott abbiamo dovuto, per la crisi in cui si trovava la società, fare un grosso investimento poggiando il nostro progetto su quattro pilastri – riporta gazzetta.it –  prima di tutto i risultati sportivi che non c’erano, poi l’aggiustamento dei costi che erano troppo alti a causa degli stipendi di giocatori che non rendevano, il terzo pilastro era stato investire nella parte commerciale per sviluppare ulteriormente il brand Milan; il quarto era il nuovo stadio che è rimasto… sulla carta”.

Giorgio Furlani e RedBird non hanno certo abbandonato l’idea di costruire lo stadio: “Abbiamo provato il progetto San Siro e adesso ci buttiamo su San Donato”.

Il Milan dunque cresce ed è destinato a farlo ancora di più – “Abbiamo chiuso il primo bilancio in positivo e adesso siamo in fase di crescita – prosegue Furlani -. Nell’ultimo anno abbiamo trovato nuove partnership e aumentato quelle esistenti oltre ad aumentare i ricavi a San Siro. Il successo economico però si sposa con il successo sportivo. Competitività sì, ma non a ogni costo“.

Milan, Furlani: “Togliere il Decreto Crescita è una follia”

Giorgio Furlani, poi, torna a parlare di Decreto Crescita e di quanto esso sia fondamentale per mantenere alta la competitività del club.

Milan, Furlani: "Competitivi, ma no ad ogni costo"
Leao e Giroud (LaPresse) – Calciomercato.it

“Toglierlo equivarrebbe alla distruzione del calcio italiano. Eliminarlo vorrebbe dire tornare al 2017-18. Sarebbe una follia a livello di economia nazionale”. Non parla, invece, di mercato l’Ad rossonero: “Via un big la prossima estate? Non lo so, vediamo”, parole che, lontano dai microfoni, come spiega gazzetta.it, sono state spiegate con la volontà di non soffermarsi su questo tema

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