Il presidente del Coni Giovanni Malagò sul tema stadi in relazione a Euro 2032, il commissario ad hoc e la questione Flaminio-Lazio
La questione stadi è assolutamente primaria in Italia, con i grandi eventi che sono inevitabilmente subordinati alle infrastrutture. A gettare qualche ombra addirittura su Euro 2032 è stato in mattinata lo stesso ad della Serie A Luigi De Siervo, non scartando l’ipotesi di un respingimento della candidatura dell’Italia.
A tal proposito ha risposto il presidente del Coni Giovanni Malagò: “Non mi risulta nel modo più assoluto. Non so da dove è nata questa idea. Dico solo che come tutte le questioni bisogna rispettare gli impegni che prevedono un numero minimo di stadi con certe caratteristiche. Siamo nel 2023, speriamo che questo avvenga. Commissario ad hoc? È un’idea di Abodi. Non mi sento di dire che sia sbagliata, né che sia l’unica strada. Anche per esperienze, se il commissario ha un certo tipo di poteri ha un senso, altrimenti è più complicato. Però è fondamentale anche il ruolo della Federazione, che è un player indispensabile, snelliscono le procedure amministrative e giuridiche”. Sulla questione stadio Flaminio e la querelle tra Lotito e la famiglia Nervi: “Dico solo che bisogna fare di tutto per evitare che rimanga così com’è”.
🗣️#Malagó risponde a #DeSiervo: “Se può cadere la candidatura a #Euro2032 per la questione stadi? Non mi risulta assolutamente, non so da dove nasce questa idea. #Flaminio–#Lazio? Bisogna fare di tutto per evitare che resti così”@calciomercatoit #SFS23 pic.twitter.com/CHL1pl7uwE
— Francesco Iucca (@francescoiucca) November 21, 2023