Le ultime sul centrocampista bosniaco: il suo futuro è davvero tutto da scrivere, tra rinnovo e addio
Nell’ultimo periodo Rade Krunic ha ricoperto un ruolo chiave per il Milan di Stefano Pioli. Il centrocampista bosniaco, con l’infortunio di Ismael Bennacer, è diventato di fatto un titolatissimo del tecnico di Parma.
E’ stato l’ex Empoli il perno basso della mediana nel 4-3-3, visto in questo inizio di stagione, ma nella sfida più importante, quella contro il Psg, quando il Diavolo è tornato a schierarsi con il 4-2-3-1, si è accomodato in panchina, subentrando solamente nei minuti finali. Difficile dire se la partita contro i francesi abbia rappresentato una svolta, anche perché la sfida successiva, contro il Lecce, Krunic ha giocato ancora dal primo minuto.
E’ evidente, dunque, che il bosniaco continua ad essere considerata una pedina importante da Stefano Pioli, ma presto le cose potrebbero cambiare.
Il nuovo anno d’altronde sarà quello del rientro a pieno regime di Ismael Bennacer e alla scadenza del contratto non mancherà più molto (30 giugno 2025). Un contratto, che ad oggi non è stato ancora rinnovato. Il Milan si era sempre detto ben predisposto a riconoscere la crescita del giocatore, con un aumento sostanziale dell’ingaggio (più del doppio e attualmente percepisce 1,1 milioni di euro netti), ma la fumata bianca, sulla quale si spera ancora, non è arrivata.
Milan, sirene turche per Krunic: il punto
Appare evidente che sul piatto di Krunic sia finito un contratto più ricco rispetto a quello proposto dal Milan.
In Turchia d’altronde il Fenerbahce non ha mai smesso di pensare al bosniaco. Il club di Istanbul può così riprovarci a gennaio e stavolta, contrariamente a quanto successo in estate, il Milan è pronto ad ascoltare.
Senza rinnovo e con la giusta offerta, dunque, Krunic potrebbe lasciare il Diavolo, ma servono garanzie da parte di Ismael Bennacer per un addio già a fine gennaio. Poi è molto probabile che il Milan decida di investire su un centrocampista giovane, come può essere Ouedraogo, in cima ai desideri di Moncada, per il quale c’è da battere una concorrenza davvero importante.