Nell’Assemblea degli azionisti di quest’oggi si sono discussi molti temi. La situazione della Juventus dal punto di vista economico raccomanda una posizione cauta dal punto di vista del mercato
Cristiano Giuntoli, esaltato dai piccoli azionisti bianconeri, dovrà sicuramente fare i conti con la situazione finanziaria, nella sua prima vera finestra di mercato da football director bianconero.
L’Assemblea degli azionisti porta in dote con sé tante tematiche. Problemi societari dell’anno passato, plusvalenze, stipendi e successive penalizzazioni. E chi più ne ha più ne metta. Discorsi che non possono esulare dal discorso economico-finanziario, stella polare della nuova dirigenza, che come si suol dire ‘deve sistemare i bilanci’. Senza però perdere competitività. Un riferimento diretto, si legge, viene fatto ai mancati introiti dovuti dall’esclusione dalle partecipazioni UEFA. La mancata partecipazione alle competizioni europee – Champions League che la Juventus avrebbe guadagnato sul campo con la classifica al terzo posto – ammonta a 48,3 milioni.
Più in generale, si legge nel bilancio: “L’indebitamento netto al 30 settembre 2023 ammonta a 397,1 milioni di euro. L’incremento dell’indebitamento di 69,6 milioni è determinato dai flussi negativi della gestione operativa, dai pagamenti detti legati alle campagne trasferimenti di esercizi precedenti, al netto di incasso di crediti futuri, da investimenti su immobilizzazioni materiali, immateriali e altre immobilizzazioni e dall’esborso per oneri finanziari”.
La mancata partecipazione alla Champions League porta con sé un buco di 48,3 milioni, che può vincolare in maniera sostanziale il mercato di gennaio.
La situazione economico-finanziaria della Juventus non è rosea, e l’Assemblea degli azionisti ha confermato quanto in realtà fosse già noto. La difficoltà economica della Juventus di oggi ha delle ripercussioni sul mercato. La ‘Signora’ deve rimpinguare il centrocampo, le defezioni di Nicolò Fagioli e Paul Pogba hanno lasciato a Max Allegri una coperta particolarmente corta sulla mediana. Lo status attuale non permette alla Juventus grandi spese. Quanto ratificato nei fogli contabili si ripercuote in sede di mercato.
I profili attenzionionati dei vari Hojbjerg, Phillips, De Paul ecc. devono sottostare tutti al medesimo comunque denominatore. Quello di occasione, di opportunità, senza possibilità di un grande investimento. La Juve in vista di gennaio lavora solamente su una soluzione di prestito o prestito con diritto/obbligo di riscatto a giugno. Sono queste le linee guida alle quali Cristiano Giuntoli deve fare fede, per provare a regalare al proprio allenatore un reparto di centrocampo all’altezza delle defezioni subite.
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