Nel corso dell’Assemblea degli azionisti della Juventus è arrivata la richiesta di cessione del club con dei paletti
Giornate intense in casa Juventus: in attesa del super scontro di domenica sera contro l’Inter, per la società bianconera è stato oggi il giorno dell’Assemblea degli azionisti.
Appuntamento classico con bilanci su quel che è stato e previsioni su quel che potrà essere. Un’assemblea che è tornata alle difficoltà dello scorso anno, tra penalizzazioni in classifica ed esclusione dalle coppe Europee e si è proiettata al futuro.
A prendere la parola sono stati il presidente Gianluca Ferrero, dell’amministratore delegato Scanavino, ma non solo. Ha fatto molto rumore anche l’intervento di un piccolo azionista, Andrea Danubi, che è arrivato ad auspicare la cessione del club. Il suo discorso era incentrato sulla differenza tra l’attuale classe dirigenza della società bianconera e quella degli anni passati.
Una differenza enorme, a suo dire, con i nuovi vertici che non hanno più nulla di Juve e che hanno di fatto perso la tradizione. Un’invettiva che ha contenuto una frase che non è passata inosservata: “Mi auspico che la Juventus sia ceduta, ma non a arabi, cinesi o rabbini” la frase destinata a far discutere.
Juventus, Danubi invoca la cessione
Andrea Danubi, che già in passato ha fatto parlare con i suoi interventi dentro e fuori l’Assemblea, invoca la vendita della Juventus, mettendo però anche dei ‘paletti’ sul futuro acquirente.
Una ipotesi, quella della cessione del club, che al momento non trova alcun tipo di conferma. Più volte il numero uno di Exor John Elkann ha smentito le indiscrezioni su un possibile passaggio di mano, bollando le voci su presunte trattative in corso come “destituite di ogni fondamento”.