Non c’è nessun attenuante, la stangata non può essere evitata: la nuova penalizzazione cambia ancora la classifica
Non solo in campo. Il calcio si gioca sempre più anche nelle aule di tribunale, che siano sportive o meno.
Lo ha provato lo scorso anno sulla propria pelle la Juventus, penalizzata di 10 punti in classifica ed esclusa dalle coppe europee per decisione della Uefa. Non è andata meglio in questa stagione all’Everton: anche in questo caso i punti di penalizzazione sono stati dieci con i Toffees precipitati all’ultimo posto in classifica della Premier League.
L’accusa è relativa alla violazione del Fair Play finanziario e la sentenza che ha riguardato la squadra di Liverpool potrebbe complicare le cose anche per due big della Premier League: Chelsea e Manchester City.
Anche in questo caso si registra una presunta violazione delle normative relative al FFP, ma – almeno nei casi dei Blues – la società spera di poter evitare la stangata grazie al recente cambio di proprietà. Le accuse, infatti, riguardano gli anni di gestione di Abramovich.
Chelsea, penalizzazione inevitabile: cosa può succedere
Proprio questo, nel caso in cui le accuse al Chelsea fossero giudicate veritiere, potrebbe – nell’idea della società – portare ad una sanzione più leggera rispetto a ciò che è accaduto all’Everton.
Non la pensa così l’esperto di finanza Kieran Maguire che ha ‘Football Insider’ spiega che dal suo punto di vista il Chelsea non potrà evitare la penalizzazione se fosse giudicato colpevole.
“Nelle legge del Regno Unito c’è quello che è conosciuto come il velo di costituzione: una società è separata dai suoi proprietari. Quindi è il Chelsea che verrebbe perseguito non Abramovich o Boehly. Quindi, se la società sarà giudicata colpevole, la penalizzazione è la sanzione giusta”.
Non ci sarebbe quindi alcuna attenuante, anche perché – afferma Maguire continuando il suo discorso – altrimenti basterebbe un ‘finto’ cambio di proprietà ai club per evitare sanzioni.