Le parole dell’ex calciatore Stefano Fiore nel corso della trasmissione su TvPlay, tra obiettivi futuri dell’Inter di Simone Inzaghi e Vlahovic come arma Juve pro-derby
Manca davvero pochissimo al fischio d’inizio dello scontro diretto più atteso delle ultime settimane, non soltanto per via della sosta Nazionali che ha rubato la scena al campionato italiano di Serie A ma soprattutto per via dell’importanza strategica che Juventus-Inter potrebbe avere ai fini della classifica. Un accenno di supremazia territoriale al vertice, lì dove una qualunque delle pretendenti al titolo vorrebbe trovarsi in questa fase della stagione.
A tal proposito, raggiunto dai microfoni di ‘TvPlay‘ nel corso della consueta diretta streaming sull’omonimo canale Twitch, l’ex calciatore Stefano Fiore ha voluto commentare l’ansia pre-partita analizzando in prima battuta quanto importante sia il fattore ‘coppe’. Come logico, meno impegni in calendario sono spesso sinonimo di una condizione fisica migliore. Sempre che vi sia la giusta attenzione nel disporre ogni calciatore della seconda squadra di ogni mezzo utile ad incrementare la propria qualità di gioco.
Spesso, poi, sono i singoli a fare la differenza. Come nel caso di Dusan Vlahovic. Una figura controversa nel recente passato per via di una condizione fisica discutibile, troppo frastornata dai continui infortuni. Eppure, per Fiore, un calciatore simile non può che prendere parte ad una sfida tanto importante.
Vlahovic da schierare contro l’Inter, mentre Inzaghi è chiamato alla vittoria dello Scudetto
“La Juve lo ha pagato 80 milioni. Deve essere recuperato, perché ha il potenziale per essere un giocatore importante. Ciò che non è al momento. Tenerlo fuori dai titolari potrebbe essere controproducente“, ha ammesso l’ex calciatore in diretta.
Schierare il serbo, in altri termini, è quanto di meglio potrebbe fare Allegri per contrastare una formazione ben più inquadrata come l’Inter di Simone Inzaghi. “Nerazzurri favoriti. Il tecnico è condannato a vincere lo Scudetto“, ha quindi aggiunto Fiore come rafforzativo di un concetto pienamente diffuso su larga scala. Dopo tre anni di tentativi ed una incredibile vittoria sfiorata nella finale di Champions League, l’Inter non può ambire ad altro. Prima, però, c’è da affrontare la Juve.