L’attaccante è stato accusato da un’altra ex. La testimonianza della ragazza nel corso di un’intervista rilasciata a Rai Tre
Diffusione non consensuale di materiali intimi. Prassi che negli ultimi anni si è cristallizzata come revenge porn. Questa è l’accusa mossa, in tempi e in modi diversi, all’attaccante del Torino Demba Seck.
In realtà l’alveo di diffusione della vicende non è recentissimo. Dopo la prima denuncia della sua ex fidanzata, infatti, Demba Seck era stato al centro di nuove polemiche sin dallo scorso settembre. Un’altra ragazza, Ilaria – una studentessa di Ferrara – in un video apparso su ‘Tik Tok’ aveva già esternato la sua volontà di denunciare l’attaccante Torino per alcuni episodi risalenti al 2021.
Nell’aprile di quell’anno, infatti, l’allora centravanti della Spal aveva iniziato una frequentazione proprio con Ilaria. Al termine della relazione, però, stando al resoconto della studentessa, la ragazza avrebbe ricevuto dei messaggi intimidatori nei quali Seck minacciava di diffondere video personali dei loro rapporti sessuali. Nei messaggi diffusi su Tok Tok, Ilaria rivelò di aver contattato degli avvocati in un momento particolare, alimentando la sua ribellione dopo aver letto il triste racconto dell’ex ragazza di Seck.
“Lo denuncio. Prima mi ero tirata indietro perché credevo di non avere voce. Adesso so di non essere l’unica, ora so che non sono sola”. Detto, fatto. Ilaria nelle scorse settimane ha trovato la forza per compiere il grande passo. A rivelare alcuni dettagli è stata proprio la studentessa, nel corso di un’intervista rilasciata alla trasmissione ‘Far West’, che andrà in onda lunedì 27 novembre su ‘Rai Tre’.
Le dichiarazioni rilasciate da Ilaria rappresentano un inevitabile punto di non ritorno. La ragazza non solo ha ribadito le ‘minacce’ che le avrebbe rivolto Demba Seck, mostrando il contenuto dei messaggi privati, ma anche svelato un‘altra questione piuttosto rilevante.
Alla giornalista che le ha chiesto il motivo per il quale non ha avuto la forza di denunciare subito Seck, la studentessa ha risposto: “Pensavo che mi avrebbero sicuramente preso di mira lui e i ragazzi della squadra. Credevo che ci avrei solo rimesso. Mi vergognavo tantissimo, anzi pensavo di avere io la colpa all’inizio; poi ho chiamato una psicologa perché avevo bisogno di supporto, non ce la facevo. Anche oggi continuo ad essere seguita perché non è facile”.
I messaggi intimidatori dell’attuale attaccante del Torino, l’attesa prima di reagire. Il guscio protettivo creato per provare ad isolare quanto successo. La forza di dire basta. Questi i temi affrontati nell’ultima intervista da Ilaria, per una vicenda che potrebbe calamitare l’attenzione mediatica ancora per diverso tempo. Staremo a vedere se ed eventualmente in quale direzioni seguiranno sviluppi concreti di questa vicenda.
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