Il Milan vive un momento di difficoltà aggravato anche dai tanti infortuni subiti: c’è la ‘paura’ dietro i problemi rossoneri
Questa sera il Milan scenderà in campo contro la Fiorentina per provare ad uscire dalla crisi. Pioli dovrà però fare i conti con l’emergenza: al di là della squalifica di Giroud, sono tanti i rossoneri fuori causa per problemi fisici.
Un problema che sta caratterizzando la stagione milanista e per il quale prova a dare una spiegazione Fabrizio Iacorossi, preparato atletico, intervenuto sul canale Twitch di TvPlay. Affrontando proprio il tema degli infortuni del Milan, Iacorossi ha spiegato che non è corretto parlare di sfortuna ma di lavoro: “È importante lavorare senza paura – le sue dichiarazioni -. Spesso, a causa delle tante partite, si tende ad allenarsi di meno tra una gara e l’altra. Non è riposo, ma paura di farsi male. Nel 2023 ci sono gli strumenti per selezionare il tipo di allenamenti, ridurre o aumentare il carico: è importante farlo senza paura. Se tecnico e preparato lavorano con la paura addosso, la trasmettono ai giocatori. Ora è dimostrato che meno si lavora, più alto è il rischio di infortunarsi”.
Oltre al Milan, Iacorossi si sofferma anche sulle differenze di lavoro tra i vari tecnici, partendo da Conte.
“Il preparatore oggi dà tanto agli allenatori, pesa oltre il 50%. Conte è uno che permette di lavorare ed è contento se i suoi giocatori faticano. Vucinic mi ha raccontato che se un esercizio era fatto male andava ripetuto. Spalletti e Conte sono tecnici che permettono di lavorare. Con Rudi Garcia ad esempio la Roma correva molto di più nel primo anno che nel secondo anno”.
Un accenno anche a Juventus-Inter con in nerazzurri più “avanti a livello fisico e di qualità” e alle differenze con l’estero: “Fuori Italia si lavora tanto e anche meglio di noi sul piano fisico. Prestano attenzione a particolari che qui da noi non vedono. I preparatori all’estero si aggiornano di più e sono più curiosi”. Infine, Iacorossi fa il nome di due calciatori con i quali gli piacerebbe lavorare: “Mi piacerebbe lavorare con Renato Sanches: questi casi mi stimolano. Mi piacerebbe molto anche lavorare con un calciatore come Dybala”.
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