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Moratti sicuro sullo scudetto: “Il derby è stato schiacciante”

Moratti in controtendenza sul Derby d’Italia tra Juve e Inter: “Non è stata una brutta partita, due squadre prudenti”

Il derby d’Italia è sempre una partita speciale, a maggior ragione quando Juventus e Inter si incontrano in vetta alla classifica. Quella di ieri sera non è stata sfavillante come altre volte, ma Massimo Moratti ha apprezzato lo stesso la gara.

Moratti sicuro sullo scudetto: "Il derby è stato schiacciante"
Massimo Moratti e Marotta (Ansa Foto) – Calciomercato.it

Lo storico patron nerazzurro, ai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport, ha dichiarato: “Juve-Inter non è stata una brutta partita. Due squadre prudenti, non ha avuto le caratteristiche da derby d’Italia e forse meno male. Due bei gol con difese non eccezionali, ma questo a essere pignoli”. Moratti, poi, ha raccontato a chi potrebbe somigliare Lautaro Martinez: “Pensavo ad Angelillo, ma era un altro tipo di giocatore. Ha uno stile suo ed è bello vederlo giocare. Il gol di ieri è un gol pulitissimo al di là di Gatti“. L’ex presidente ha poi parlato della corsa scudetto e del ritorno di Walter Mazzarri in panchina.

Moratti ha fiducia in Mazzarri: “È un vecchio leone che conosce il calcio italiano”

Lo storico presidente dell’Inter non considera il Milan nella corsa scudetto: “È indecifrabile, in alcuni momenti sembra una bellissima squadra e poi ha delle fragilità. Ha dei giocatori non conosciutissimi, merito a Pioli che li ha fatti rendere. Il derby, però, è stato schiacciante: si fa fatica a pensare che possano andar meglio dell’Inter”.

Moratti ha fiducia in Mazzarri: "È un vecchio leone che conosce il calcio italiano"
Walter Mazzarri (Ansa Foto) – Calciomercato.it

La scelta del Napoli di affidarsi a Walter Mazzarri, tecnico con un passato in nerazzurro, ha stupido Moratti: “Non me l’aspettavo, ma è il vecchio leone che conosce il calcio e può essere utili anche psicologicamente. Già aver vinto con l’Atalanta è importante, era una partita difficile. Mazzarri ha esperienza”. Sulle motivazioni per cui l’avventura con l’Inter non fu trionfale, poi, ha aggiunto: “Io andai via a metà di quel periodo, ma fece quello che doveva fare. È passato nel momento del cambio societario, non era semplicissimo”.

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