Con un po’ di fatica la Lazio riesce nel finale ad avere la meglio del Celtic e ora può sperare nell’Atletico Madrid: le parole di Sarri in conferenza
Con fatica, ma con grande forza di volontà e soprattutto un Immobile ritrovato, la Lazio trova tre punti vitali nel girone di Champions League e ora può tifare Atletico Madrid per trovare un posto agli ottavi.
Una prestazione non brillante, ma la voglia del capitano biancoceleste ha fatto la differenza. Maurizio Sarri prende la parola in conferenza stampa dopo il 2-0 al Celtic, matematicamente eliminato dall’Europa: Quest’anno stiamo facendo il contrario dello scorso anno. L’atmosfera Champions ci sta dando una motivazione che ci manca in campionato ed è un problema. Dubbi? Ne avevo sulla mentalità. La squadra ha dimostrato mancanze in certe partite che nella nostra testa sono ‘facili’, e in campo siamo senza determinazione, senza applicazione feroce e aggressività. L’unica preoccupazione che ho è nella mentalità della squadra, nei giocatori non ho nessun tipo di dubbio. L’applicazione che ho visto stasera, se si teneva in certe partite di campionato si aveva molti punti in più. Siamo tutti contenti stasera per aver giocato una partita di Champions in una cornice spettacolare e fa piacere far felici i tifosi. Ma le somme le tiriamo col Cagliari”.
Poi Sarri fa tirare un sospiro di sollievo su Luis Alberto: “È uscito per crampi, non per problemi muscolari. L’idea di tenersi Immobile per l’ultimo spezzone è nata stamattina. Volevamo 2-3 cambi importanti in panchina e non era facile. Non vogliamo dissanguare i giocatori perché da qui a inizio di gennaio giochiamo ogni tre giorni. In panchina avevamo lui e Pedro, avevamo garanzie per il finale”.
Poi Sarri parla anche di alcuni singoli: “Marusic usa il sinistro ma non come il destro, è una soluzione che a volte è stata geniale perché Maldini spesso gioca a sinistra. Ma è normale che qualche imbarazzo può averlo, ma stamane non mi sono sentito di fare a meno di lui. Isaksen? Ha fatto una buona partita, andava solo aspettato, veniva da un campionato diverso, non parla l’italiano anche se le brutte parole le ha già imparate tutte. Anche Gila, è questo, veloce, può essere una coppia ottima con Patric contro squadre come il Celtic”.
La testa di Sarri, però, viaggia soprattutto al campionato: “In questi giorni, io sarò molto più nervoso per la partita col Cagliari. È quello che voglio. In Europa ci sono tante squadre più forti, ma ce la lottiamo. Poi però ci sono 2-3 sconfitte in campionato che ce l’ho qui, e aspetto quella risposta. Il segnale di mentalità ce l’hai da qui, questa mentalmente era facile da giocare”.
“Lotito dice di far giocare quelli che sono più in forma? Me lo dice da tre anni. Futuro? Io ho detto che volevo chiudere qui, poi il calcio lo sai com’è, perdi due partite e vai a casa, ne vinci due e rinnovi per 5 anni. Il calcio è così. Io sto bene qui, è una dimensione adatta a me, una società che non è di fondi ma una persona con cui parli. Ci sto bene, poi vediamo, c’è ancora un anno di contratto. Alla fine di quest’anno dovrei rimanere un altro anno, poi se ci sono i presupposti io rimango volentieri”.
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