Jose Mourinho e Diego Llorente prendono la parola in conferenza stampa alla vigilia di Servette-Roma, fondamentale per la Roma per evitare il playoff
Dopo la vittoria con l’Udinese, la Roma torna a giocare in Europa League con un solo obiettivo: centrare il primo posto nel girone ed evitare così il playoff di febbraio. I giallorossi fanno visita al Servette, già battuto 4-0 all’Olimpico che però può ancora matematicamente sperare nella qualificazione.
Sperando in un aiutino dello Sheriff che giocherà con lo Slavia, a pari punti con la Roma ma davanti per la classifica avulsa. Alla vigilia della sfida contro gli svizzeri, Jose Mourinho prende la parola in conferenza stampa. Lo Special One affronta il tema della rosa, del match di domani e non solo.
“Per il Servette la cosa migliore sarebbe mettere la seconda squadra e pensare alla partita di domenica. Noi vogliamo trovare il primo posto segnare nche tanti gol per finire al primo posto nel girone. Il Servette in casa parte forte nei primi 30 minuti, ma speriamo che il Servette abbia la testa al campionato, perché dovrebbe essere già sicura del terzo posto. Mi aspetto una buona squadra, in casa abbiamo fatto una grande partita. Però la partita sarà più importante per noi che per loro, se loro arrivano terzi vanno in Conference e lì avranno possibilità di andare più avanti”.
Sarà una partita importante per avere risposte da chi ha giocato meno ancora prima che per la classifica? “Domani non pensiamo ai gol, ma a vincere. La partita è già sufficientemente difficile. Se noi vinciamo e lo Slavia fa lo stesso arriveremo all’ultima in cui possiamo pensare ai gol, in casa contro lo Sheriff che sarà già fuori e senza possibilità di andare in Conference, con il nostro pubblico. L’obiettivo è vincere domani. Ho avuto problemi con alcuni cambi che non hanno dato quanto mi aspettavo. Kumbulla e Abraham più che due giocatori che mancano per me sono ragazzi a cui voglio bene che spero recuperino in fretta. Le difficoltà sono dietro, dobbiamo per forza affidarci ai giocatori. Oggi abbiamo avuto una bella conversazione collettiva, abbiamo due partite fuori casa in pochi giorni. Torneremo venerdì e poi a Sassuolo, abbiamo bisogno di tutti. Domani farò dei cambi aspettando una risposta positiva, e anche che chi andrà in panchina non essendo abituata lo farà con senso di responsabilità per fare bene quando entreranno. Non ho paura di arrivare all’ultima e avere bisogno di vincere per qualificarci”.
Dybala, Pellegrini e Sanches come verranno gestiti? “Non giocheranno tutti e tre insieme dall’inizio. Devo fare gestione, la partita di domenica è molto importante. La gestione di Sanches è ovvia, Lorenzo nell’ultima partita ha fatto la prima ora di gioco dopo tanto tempo, Paulo è tornato dall’Argentina e ha dovuto giocare 88 minuti. Devo fare un po’ di gestione. Bove deve giocare 90 minuti, la doppia maratona. Dobbiamo avere la forza psicologica soprattutto e chi gioca deve dare tutto. Il pareggio non mi direbbe nulla, saremmo qualificati ma il problema non è quello. Dobbiamo rischiare tutto per vincere, ma anche pensare a questi giocatori”.
Sugli effetti della partita di Praga, le condizioni di Mancini e del campo. “La partita di Praga è inaccettabile. Ero in tribuna ed è stata dura, perché non c’è stato atteggiamento né concentrazione. Sapevamo che il derby ha un peso emozionale diverso, anche per ‘colpa’ vostra perché si comincia a parlare di derby già da lunedì con una partita di giovedì. A Praga è stato orribile e inaccettabile, oggi ne abbiamo parlato ma è il passato. Il campo? Gli agronomi sono in vacanza da tre settimane, il campo è un disastro. Mancini? Non ne abbiamo un altro. Se domani mi dice che non possibile non è possibile, se invece mi dà il via libera gioca. Aspettiamo Smalling e Kumbulla, Kristensen poteva dare una mano ma non è disponibile. Lo sapevamo, andiamo avanti. A gennaio magari tornano Kumbulla e Smalling, Pinto riesce a fare un miracolo di gestione in cui Kristensen e Azmoun possano entrare in lista, più siamo meglio è”.
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