Il Lione è sempre più ultimo in Ligue 1, neanche Grosso è riuscito a risollevarlo e allora la dirigenza ha deciso per l’esonero dopo 75 giorni: il comunicato
Che l’avventura di Fabio Grosso al Lione non avesse una buona stella ad accompagnarla è sembrato chiaro da subito. Dalla situazione di classifica ereditata in primis, poi ovviamente l’episodio vergognoso di Marsiglia in cui ha rischiato di rimetterci un occhio per l’agguato al pullman dell’OL.
Una cosa è la sfortuna in quel contesto e la vicinanza che ha meritato da tutti in Francia e no nsolo, un’altra sono evidentemente i risultati. Grosso era stato ingaggiato il 16 settembre, oggi è stato esonerato. Due mesi e mezzo alla guida di uno dei club più prestigiosi di Francia che però ultimo era e ultimo è rimasto. Attualmente il Lione è appunto fanalino di coda con appena 7 punti, frutto di 1 sola vittoria con 4 pareggi e 7 sconfitte in 12 partite. Nelle 7 gare con Grosso in panchina è arrivata l’unica vittoria del campionato in casa del Rennes il 12 novembre. Per il resto 4 ko e 2 pari. Uno score totale per l’OL da 9 gol segnati e 21 subiti. Numeri che hanno portato la dirigenza francese a un nuovo incredibile esonero dopo 75 giorni. E sarà addirittura risoluzione di contratto.
A comunicarlo ufficialmente è stato lo stesso club sul proprio sito: “Tenendo conto dei risultati ottenuti e dopo un’analisi approfondita della situazione della squadra, attualmente 18esima in Ligue 1, l’Olympique Lyonnais ha deciso di attuare una procedura che potrebbe portare alla risoluzione del contratto di lavoro di Fabio Grosso e dei suoi vice, Raffaele Longo, Francesco Vaccariello, Vittorio Carello e Mauro Carretta”.
“In attesa dell’esito di questa procedura – continua il comunicato -, la preparazione e la supervisione della partita a Lens, questo sabato alle 17, sarà assicurata da Pierre Sage, coadiuvato da Jeremie Brechet, Jean-Francois Vulliez e Remy Vercoutre nel ruolo di preparatore dei portieri. L’Olympique Lyonnais desidera ringraziare Fabio Grosso e i suoi vice per il loro coinvolgimento e professionalità da quando sono entrati in carica alla guida della squadra professionistica”. Grosso aveva lasciato il Frosinone a giugno dopo la splendida promozione in Serie A, in attesa di una nuova chiamata di prestigio. Come era il Lione, ultimo sì ma con una storia e un fascino innegabili. Dove, tra l’altro, Grosso aveva giocato due anni tra il 2007 e il 2009 prima di tornare in Italia alla Juventus. Doveva essere un grande ritorno, è stata invece un’esperienza da incubo a tutti i livelli.
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