La squadra rossonera deve fare i conti con un’emergenza totale nel reparto difensivo. Pioli incrocia le dita per Kjaer e aspetta gennaio
Obbligato a vincere, ma senza difesa. Stefano Pioli deve fare i conti con un’emergenza senza precedenti. Il Milan martedì oltre a perdere contro il Borussia Dortmund, che rischia di mandare in fumo un centinaio di milioni di euro, ha visto andare in infermeria Malick Thiaw.
Il centrale tedesco starà fuori dai campi di gioco almeno due mesi, ma fra una settimana sapremo se sarà costretto ad operarsi per la severa lesione miotendinea del bicipite femorale della coscia sinistra.
Il Milan incrocia le dita, anche perché la situazione è davvero drammatica. Stefano Pioli ad oggi, infatti, può contare solamente su un centrale di difesa, Fikayo Tomori. Tutti gli altri sono in infermeria: Pierre Kalulu e Marco Pellegrino, fermatisi nel corso del match contro il Napoli, hanno salutato da tempo il 2023, ma anche Simon Kjaer è out dalla sfida contro gli azzurri.
Milan, la verità su Kjaer: il punto della situazione
Il danese aveva saltato la partita del Maradona per via di un affaticamento muscolare e tutto lasciava pensare in un rientro immediato, ma i tempi si sono terribilmente allungati.
La situazione legata a Kjaer, così, è diventata presto per i tifosi un vero e proprio mistero. Era impensabile, infatti, che dietro allo stop del centrale potesse esserci stato solamente un affaticamento. La verità è infatti, un’altra: il danese è stato chiamato a guarire da una lieve lesione, evidenziata dagli esami svolti successivamente.
Kjaer, ormai da giorni, risulta clinicamente guarito, ma il processo di riatletizzazione ha subito dei rallentamenti per via di una risposta muscolare non ancora ottimale, che non gli ha permesso di aumentare i carichi di lavoro, decisivi per tornare in gruppo. Il danese ha così proseguito un percorso individuale, tra campo e palestra, in quel di Milanello. Di fatto, dunque, serve solo che sia lo stesso Kjaer a dare il via per un rientro che sarebbe fondamentale.
Non è da escludere, dunque, che l’ex Palermo ci sia subito per la sfida contro il Frosinone. Le possibilità, in realtà, non sono molte, ma non è ancora da escludere. Anche oggi ha svolto un lavoro differenziato, come Leao. Molto dipenderà dall’allenamento di domani. Più facile immaginarlo in campo a Bergamo.
Sabato così, contro la squadra di Eusebio Di Francesco, Pioli dovrà decidere se lanciare Simic, ritenuto da chi seguo la Primavera, il giocatore più pronto per la Serie A, o decidere di affidarsi ad un calciatore che di solito viene utilizzato in altri ruoli: in questo caso potrebbe essere riproposto Krunic o uno tra Calabria e Florenzi. Difficile, invece, che si decida di sacrificare Theo Hernandez, ritenuto troppo importante sulla fascia.
Milan, a gennaio si corre ai ripari: colpo dall’Inghilterra
A gennaio, poi, si correrà ai ripari e i centrali da acquistare, adesso, potrebbero diventare due. Tutto dipenderà dal processo di guarigione di Malick Thiaw e dalle risposte che Kjaer darà in questi giorni.
Almeno un difensore, però, arriverà comunque e Geoffrey Moncada nelle ultime settimane ha riempito il proprio taccuino di nomi: molti militano soprattutto in Inghilterra.
Il primo della lista è diventato quello di Kelly, ma il Bournemouth non ha alcuna intenzione di privarsene a gennaio. Resta calda, invece, la pista che porta a Kiwior, ma serve che l’Arsenal conceda il via libera in prestito con diritto di riscatto. Stessa formula con la quale si proverà a convincere il Chelsea a cedere Badiashile. Sullo sfondo restano, inoltre, Maxike Esteve del Montpellier e Kostantinos Koulierakis del Paok.