Si avvicina il big match, a rischio per i rapporti tesi tra le tifoserie delle sue società: l’allenatore lancia un messaggio ai supporter
Un messaggio dell’allenatore ai tifoso in vista dell’attesissimo big match che metterà in palio punti pesanti, ma che preoccupa proprio sotto il profilo dell’ordine pubblico.
Da Gennaro Gattuso arriva un appello ai tifosi dell’Olympique Marsiglia, formazione di cui è allenatore dallo scorso 27 settembre. Un appello a “non fare casini” in vista del recupero della partita di Ligue 1 con il Lione, annullata lo scorso 29 ottobre a seguito dei gravi incidenti verificatisi al Velodrome di Marsiglia, dove l’autobus del Lione fu semidistrutto a sassate e Fabio Grosso, allenatore del Lione recentemente esonerato, venne gravemente ferito al volto e altri occupanti rimasero feriti.
Sulla panchina della formazione francese, dopo l’esonero di Fabio Grosso, ora siede Pierre Sage, ma c’è comunque timore per possibili disordini tra le due tifoserie, divise da una storica rivalità che da sempre segna l'”Olympico” che domani metterà in palio punti pesanti, anche per il Lione è clamorosamente ultimo in classifica con appena sette punti raccolti nelle prime tredici giornate di campionato. Una sfida importante sotto tutti i punti di vista e alla vigilia della quale l’allenatore del Marsiglia ha voluto mandare un messaggio ai tifosi della sua squadra.
Marsiglia-Lione, il messaggio di Gattuso
Il tecnico ex Milan e Napoli ha sottolineato che la partita “per i nostri tifosi” dovrà “essere un giorno di festa e sono sicuro che sarà così”.
L’allenatore di origini calabresi ha spiegato di conoscere “l’importanza di questa partita” ma si è detto anche sicuro del fatto che i suoi tifosi “sanno che non devono fare casini”. Ecco perché Gattuso non si è sentito in dovere di “spiegare nulla” avendo “grande fiducia in loro”.
E in merito al possibile divieto totale di trasferta per i tifosi, ipotesi di cui ha parlato il ministro dello Sport, Amelie Oudea Castera, Gennarto Gattuso ha sottolineato: “Sarebbe una sconfitta per il calcio” anche se reputa “normale che si prendano decisioni quando succedono cose del genere” dato che “gli stadi non possono essere zone senza legge”.