Felipe Anderson in panchina per la seconda volta di fila in una stagione fino ad ora pessima e col contratto in scadenza: la Juve si informa
La Lazio viene da due vittorie consecutive, senza subire gol, una fondamentale col Celtic per centrare gli ottavi di Champions, l’altra col Cagliari che è servita a smuovere la classifica. Nonostante i fischi dell’Olimpico, che proprio non ha gradito l’ennesima prestazione incolore. Tra gli uomini in questo momento più criticati per una stagione molto al di sotto dei suoi standard è Felipe Anderson.
Il brasiliano è un pupillo di Sarri, più di una volta lo ha difeso esaltandone il potenziale “da Bayern Monaco o Barcellona”. Il problema è sempre stata la testa, la continuità nella partita e nella stagione, la personalità, la grinta. Cose non banali, che hanno disinnescato in parte le qualità incredibili a livello tecnico e atletico oltre che tattico. Più volte il mister è stato stuzzicato sull’argomento, lui ha risposto così: “Io Felipe Anderson non lo tolgo mai, potenzialmente è il più forte di tutti“. Lapidario. Ed effettivamente i numeri in due anni e mezzo lo confermano, anche perché il classe ’93 ha giocato 117 partite su 117. Mai un’assenza né per infortunio né per squalifica.
Questo dimostra l’integrità atletica e anche la correttezza del calciatore. Che lo scorso anno ha giocato una stagione fantastica, ma che quest’anno sta mancando tantissimo e sta facendo oggettivamente male. Tra i più deludenti. Tanto che a sorpresa anche oggi col Genoa Sarri lo ha tenuto in panchina, per la seconda volta in quattro giorni dopo Lazio-Cagliari dove è entrato (non benissimo) negli ultimi 20 minuti. E pure col Celtic non era stato esente da qualche fischio.
È solo l’undicesima volta in 117 partite che Felipe Anderson resta fuori dalla formazione titolare, appunto la seconda consecutiva. Era già successo nella stagione 2021/22 (5 febbraio), contro Bologna e Fiorentina: sono passati quasi due anni. Il sintomo è quello di un giocatore che non è in forma soprattutto dal punto di vista mentale: “Ha una grande sensibilità e accusa un po’ di più i momenti di down”, ha spiegato Martusciello sabato sera.
Allontanando ed escludendo la questione rinnovo, che però è ben presente e viva, attuale. Perché il contratto di Felipe Anderson scade a giugno 2024, quindi tra un paio di mesi il brasiliano sarebbe libero di firmare a zero per la prossima stagione con qualsiasi altra squadra. In questi giorni si è parlato molto di una squadra in particolare, ovvero la Juventus. Addirittura l’ex Santos, West Ham e Porto sarebbe già ‘d’accordo’ con i bianconeri. La realtà dei fatti è che al momento Giuntoli e l’area sportiva della Vecchia Signora hanno effettuato dei semplici sondaggi, come su tanti altri calciatori in scadenza 2024 e quindi ingaggiabili a zero. Felipe è legatissimo alla Lazio, a Roma è nato anche il suo primogenito poche settimane fa. Ma le porte, ormai in questo calcio, non sono mai chiuse a niente e nessuno.
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