Massimiliano Rosolino intervistato ai microfoni di Calciomercato.it sull’andamento del Napoli: quest’estate c’è stato un trauma.
Giornata di gala. Giornata di premi. Alla nona edizione Gazzetta Sports Awards sono presenti tutti (o quasi) i migliori sportivi dell’anno. Da Gianmarco Tamberi ad Ambra Sabatini come miglior paralimpica, fino alla miglior squadra dell’anno, rappresentata da De Laurentiis e Di Lorenzo. E anche Spalletti, premiato come miglior allenatore.
Alla cerimonia è presente anche l’ex campione di nuoto Massimiliano Rosolino, una delle figure sportive a livello mondiale più importanti degli anni 2000. L’ex nuotatore napoletano, tifosissimo del Napoli, si è lasciato andare ad una disamina sulla stagione attuale, piuttosto altalenante.
Rosolino: “Napoli, il declino dopo l’impennata: colpa del trauma Spalletti”
Ha vinto una medaglia d’oro olimpica, una mondiale e svariati primi posti agli europei. Rosolino è stato uno dei maggiori numeri uno dello sport italiano e così al Gazzetta Sports Awards ha ricevuto il premio di “Leggenda“.
Ai margini dell’evento organizzato sulla nave MSC Crociere Fantasia, Massimiliano Rosolino si è concesso in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it e sul Napoli ha commentato: “Come sto vedendo questa squadra? Bene, bene, ma non benissimo. E’ questa la verità: lo sport ci insegna questo. Il Napoli ha avuto sempre una specie di andamento ondulare. C’è stata anche un’ascesa alla ricerca della stagione perfetta, poi l’impennata vera e proprio e dopo l’impennata arriva sempre un declino”.
Secondo lei era fisiologico questo declino?
“Un po’ fisiologico, ma anche traumatologico. Nel senso che avrei tenuto il mister precedente (Luciano Spalletti ndr) per altri dieci anni. La realtà è che alla fine la differenza lo fa il capitano della nave. E forse in questo momento viene a mancare. E dall’altra parte, gli avversari non sono ‘ciucci’. Bisogna rimboccarsi le maniche e adesso abbiamo la Champions e tutto il resto, vedremo cosa succederà”.