Roma-Fiorentina, cambia la partita: secondo giallo e nervi tesi

La Roma resta in 10 appena dopo l’ora dei gioco per il secondo giallo a Zalewski, che poi si dispera al gol della Fiorentina

La Roma conduce sulla Fiorentina per 1-0, ma soffre perché i viola continua a fare gioco pur non creando tantissime occasioni. E allora serve un episodio per cambiare la partita, in un match da pareggio che la squadra di Mourinho è in apparente controllo.

Mourinho e Zalewski (LaPresse) – calciomercato.it

L’episodio però arriva puntuale al 63′, quando Nicola Zalewski fa fallo a metà campo che l’arbitro Rapuano ammonisce con il cartellino giallo. Per il polacco è il secondo, il che vuol dire che la Roma è costretta a rimanere in 10 per l’espulsione del suo esterno. La Fiorentina sente l’odore del ‘sangue’, vuole il pareggio e Ikone non apprezza la lentezza dell’avversario nel lasciare il campo ma soprattutto il fatto che non sia uscito dal lato più vicino, distante appena pochi metri. Ne nasce un alterco, il giocatore viola strattona Zalewski che cade a terra. Il numero 11 della Fiorentina viene ammonito, un po’ nervoso. Due minuti più tardi la squadra di Italiano trova l’1-1 con un cross, dall’altra fascia, per la testa di Martinez Quarta.

E Zalewski capisce l’errore e si sente responsabile: non a caso al gol della Fiorentina si porta, disperato, la maglia sopra il volto. Anche se secondo Luca Marelli, la scelta di Rapuano del secondo giallo non è correttissima: “Seconda ammonizione, a mio avviso, molto severa, Non c’è azione pericolosa in quanto la difesa è schierata e non c’è imprudenza, perché è un fallo normalissimo”.

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