Decisione del Governo che chiude gli stadi fino a febbraio: la scelta è diventata ufficiale dopo l’annuncio dell’esecutivo
La decisione è presa e indietro non si torna. Il Governo ha deciso per la serrata degli stadi che non potranno ospitare i tifosi fino al prossimo 12 febbraio.
Uno stop di due mesi in Grecia voluto dall’esecutivo per contrastare il sempre più dilagante fenomeno della violenza a margine di eventi sportivi. Una situazione che è diventata difficile da sopportare e che ha spinto la politica ad intervenire in maniera molto dura. Così, il portavoce del governo Pavlos Marinakis, ha annunciato la decisione presa dal Governo: “tutte le partite del campionato greco si svolgeranno a porte chiuse per i prossimi due mesi, fino al 12 febbraio”.
Uno stop che interessa il calcio ma che parte da incidenti avvenuti a margine di una partita di un altro sport.
Grecia, stadi chiusi fino al 12 febbraio
Giovedì scorso, infatti, durante un match di pallavolo tra tra Olympiacos e Panathinaikos si sono verificati violenti scontri, con un poliziotto che è rimasto ferito in maniera grave.
Non una novità in Grecia dove episodi del genere negli ultimi mesi se ne contano diversi. Le forze dell’ordine ritengono però che dietro a quegli scontri ci siano tifosi di calcio e tramite le indagini hanno tratto in arresto oltre 400 persone, mentre c’è apprensione per la salute del poliziotto ricoverano in gravi condizioni dopo essere stato anche rianimato. Da qui è arrivata la stretta del Governo che vuole così provare a mettere un freno ad una situazione sempre più complicata. Ecco allora i tifosi rimanere fuori da stadi per i prossimi due mesi con i club che dovranno adeguarsi alle decisioni governative. Un dubbio riguarda i match internazionali dei club greci: potranno essere aperti al pubblico o saranno disputati a porte chiuse?