Questa mattina presso il “Circolo della stampa” di Torino si è tenuta la l’edizione annuale del “Premio USSI – Sportivo piemontese dell’anno 2023”
Prima e durante la premiazione ha parlato Giovanni Manna. Il dirigente bianconero è stato premiato nella categoria “dirigente dell’anno”.
Manna parla prima, chiaramente ringraziando per il prezioso rinascimento: “Devo ringraziare chi ha deciso di darmi questo premio, che devo assolutamente condividere con chi con me ha seguito il percorso dei ragazzi. Abbiamo fatto un lavoro importante iniziato tanti anni fa. E’ un progetto partito da lontano, siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo e speriamo di continuare così”.
La strada tracciata è con il lavoro sul percorso giovanile: “Il nostro non è solo un obiettivo sportivo, ma anche patrimoniale. Ci permette di ridurre i costi del lavoro. Non vanno dimenticati i ragazzi che stanno giocando tra Serie A e B, perchè non tutti riescono a raggiungere la prima squadra della Juventus, che ha un valore importante. Anche se quest’anno abbiamo aggiunto tre ragazzi. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione, è la strada giusta”.
Sulla posizione di seconda in classifica della Prima squadra e sulla possibilità di giocarsi lo Scudetto, Manna spiega: “Il nostro obiettivo è quello dichiarato di di raggiungere la Champions League, nel rispetto dell’equilibrio patrimoniale e finanziario che abbiamo nei confronti della nostra Società. E’ normale che siamo la Juventus e dobbiamo competere al massimo in ogni competizione. Stiamo facendo bene ma siamo focalizzati sull’obiettivo, partita dopo partita valutiamo e ci faremo trovare pronti”.
Mercato di gennaio? “Siamo soddisfatti del lavoro e di come sono stati valorizzati i giocatori dall’allenatore. Siamo pronti a valutare le opportunità che si presentano e senza fare voli pindarici, non siamo alla ricerca spasmodica di un calciatore”.
Manna riceve il proemio “dirigente dell’anno” e parla della sua Juve, tra giovanili, mercato e anche futuro personale.
Sulle assenze di Fagioli e Pogba: “E’ normale che la rosa era stata pensata con due giocatori in più, in questo momento siamo riusciti a sopperire queste assenze in maniera estremamente positiva. Il mister è stato bravo e i giocatori si sono fatti trovare pronti, se ci sarà un’opportunità la coglieremo ma non è necessario”.
Un rientro alla Juventus, per quanto riguarda i giocatori in prestito al Frosinone? “Io penso che i giocatori che iniziano un percorso devono finirlo, sopratutto se è virtuoso, come quello di Matias Soulè e Enzo Barrenechea. Non abbiamo intenzione di interrompere quanto di buono stanno facendo”.
Punto su progetto U23/Next gen? “Nel corso degli anni ci sono stati alti e bassi, ma è normale data l’età dei giocatori. I risultati non ci stanno premiando ma ci sono giocatori come Yildiz, Huijsen e Nonge che sono 2005 e sono costantemente in prima squadra. Abbiamo accelerato il percorso, così come in Primavera, e cerchiamo di valorizzare quello che è il nostro talento. Sono sicuro che riusciremo a trovare una quadra coi risultati”. Futuro ancora alla Juventus? ” Io sono sono contento del lavoro che stiamo facendo, con il mister e con Cristiano, penso sia superfluo parlarne”.
Aggiunge poi il Direttore sportivo, nel momento del ritiro del premio: “Non è importante l’esordio ma il percorso, come diciamo sempre. Devo ringraziare le persone che hanno lavorato con me, questo premio va condiviso. Sulla Seconda squadra, va detto che non siamo più soli sul panorama italiano, ci ha raggiunto l’Atalanta. In Europa tutti hanno una seconda squadra”. Una chiusura sulla Juventus di Allegri, ribadendo i concetti chiave: “Noi siamo qual è l’obiettivo, la Champions League. Alla Juve il risultato conta, lavoriamo per competere al massimo. Mercato? Siamo contenti dei ragazzi che abbiamo e andiamo avanti così”.
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