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Kvaratskhelia, Dgebuadze: “È caduto nella trappola Juve. Futuro? È un professionista” | ESCLUSIVO

Il giornalista georgiano Kakha Dgebuadze analizza il momento complicato di Kvaratkshelia: tra errori, nervosismo e futuro

Un errore che pesa, nella mente e sulla classifica. Kvaratskhelia ha avuto sui piedi la più clamorosa delle palle gol contro la Juventus, ma l’ha fallita dando il là alla sconfitta del Napoli.

Crisi Kvaratskhelia: tra nervosismo e futuro
Kvaratskhelia (LaPresse) – Calciomercato.it

Un errore che ha avuto un effetto importante sul risultato, ma anche sulla prestazione del 77 azzurro che ha mostrato nervosismo (ammonito per una reazione su Gatti) e ha inciso poco sul gioco della squadra di Mazzarri. Un momento no che il georgiano sta vivendo ormai da inizio stagione: dal mancato feeling con Garcia si è innescata una spirale dal quale il calciatore fatica ad uscire, magari condizionato anche dalle voci sul suo futuro che certo non lo lasciano tranquillo.

Per commentare il momento di Kvaratskhelia, Calciomercato.it ha intervistato il giornalista Kakha Dgebuadze, connazionale dell’attaccante partenopeo. Si parte proprio dalla critiche piovute addosso al 77: “Non esistono persone non soggette a critiche, sostengo la critica sana che è diretta a migliorare. Anche Maradona venne criticato dalla tifoseria napoletana. Il calcio è emozioni, soprattutto in una partita come quella contro la Juventus che non è semplicemente una partita di calcio per i napoletani. Ai miei amici georgiani ho detto che per i napoletani la partita contro la Juventus è come per noi giocare contro la nazionale russa. E l’importanza della partita spiega anche le reazioni dei tifosi quando Kvaratskhelia ha fallito quella buona occasione. La cosa più importante è che i napoletani lo amano e lo sostengono. L’affetto e il sostegno dimostrato dai napoletani sono componenti principali del successo di Kvaratskhelia”.

Certo però non si può dire che il georgiano viva un momento di tranquillità, come dimostrato da qualche scatto di nervosismo: “Lo abbiamo notato anche in Georgia, come nel caso dell’ammonizione ricevuta contro la Spagna: non era necessaria e gli farà saltare la sfida importante contro il Lussemburgo. In parte il nervosismo è dovuto al fatto che in campo le cose non vanno come lui vorrebbe, in parte al desiderio di affermarsi come leader. Ma è assolutamente inutile. Deve calmarsi. Contro la Juventus è caduto nella trappola delle provocazioni e deve capire che questo potrebbe costare caro alla sua squadra”.

Tra le critiche ricevute, c’è anche quella di un gioco ormai conosciuto e quindi prevedibile: “Contro Scozia e Spagna lo abbiamo visto giocare in tutte le zone del campo ed è stato inarrestabile. Lo ha notato anche Mazzarri che ha parlato di utilizzarlo in modo diverso. Bisogna considerare anche l’assenza di terzini sinistri che va a ridurre l’efficienza di Kvara: ecco perché va usato in una maniera diversa per sfruttare tutte le sue capacità”.

Futuro Kvaratskhelia, Dgebuadze: “In campo dà il massimo”

Dal campo al futuro, con il rinnovo che non arriva e le indiscrezioni sull’interesse delle big europee sul suo conto: “Non collegherei le prestazioni di Kvaratskhelia con questioni contrattuali – afferma Dgebuadze -. È un professionista e in campo dà il massimo. Poi anche gli altri leader del Napoli stanno rendendo meno rispetto allo scorso anno, lo stesso Kim non sta confermando le prestazioni della stagione scorsa. Forse è un momento psicologico dopo le energie spese per vincere lo scudetto. Torneranno a mostrare le loro capacità: è solo questione di tempo”.

Kvaratskhelia
Kvaratskhelia (LaPresse) – Calciomercato.it

Infine, uno sguardo al resto della stagione: “Resto ottimista. Il Napoli di oggi mi ricorda l’Inter della prima parte della passata stagione e i nerazzurri sembrano i partenopei dello scorso anno. Se vincessimo la Supercoppa e ci qualificassimo alla finale di Champions sarei felice. Poi c’è la possibilità per la Georgia di qualificarsi agli Europei per la prima volta: Kvara può scrivere la storia per il suo paese”. Magari con un suo gol, per cancellare l’errore di Torino e zittire chi non lo ritiene un vero campione.

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