Valzer degli attaccanti in casa Cagliari: ecco il sogno di Ranieri per gennaio, due punte potrebbero salutare a metà stagione.
A gennaio ci potrebbero essere grosse novità in casa Cagliari, con i rossoblu che sono alla ricerca di una punta per cercare di rinforzare un reparto d’attacco che, al momento, Luvumbo a parte, sta facendo fatica a segnare. 13 reti sono davvero poche per una squadra che punta alla salvezza ma che, ad oggi, è al penultimo posto in classifica.
Nella sessione invernale l’obiettivo è cercare di trovare quelle occasioni tra quei calciatori che non stanno rendendo come sperato o non stanno trovando spazio all’interno delle rotazioni nei rispettivi club. In tal senso Ranieri e la dirigenza sarda potrebbe provare a fare un tentativo per un grande bomber che, alla Roma, non sta rendendo come sperato: al momento è e rimane solo un sogno, una suggestione, ma in futuro non è da escludere a priori che possa diventare qualcosa di più.
Contestualmente, due punte potrebbero salutare anzitempo il club rossoblu per cercare fortuna altrove.
Calciomercato Cagliari, sogno Belotti a gennaio: Petagna e Shomurodov in partenza?
Il sogno del Cagliari potrebbe chiamarsi Belotti, con l’attaccante della Roma che, nonostante abbia giocato pochissimo, ha comunque dato il suo contributo dal punto di vista realizzativo. Una doppietta con la Salernitana nell’esordio in campionato ed una rete nella goleada di Cagliari.
Lo spazio, però, per lui è davvero ridotto al minimo a tal punto da non scendere in campo da oltre un mese, precisamente dalla gara con il Lecce, subentrato per poco più di 10 minuti.
A gennaio potrebbe fare le valigie e cercare fortuna altrove, magari proprio al Cagliari di Ranieri, il quale potrebbe salutare almeno uno tra Shomurodov e Petagna. Se per l’attaccante uzbeko, che l’allenatore ha pungolato in conferenza stampa (“non è il giocatore che volevo io, ma lo sto pungolando”), il minutaggio è molto basso, anche per l’ex Monza la situazione non è migliore.
Entrambi, infatti, sono ancora a secco di gol ed un ritorno alle rispettive squadre proprietarie del cartellino non è da escludere, per poi essere ricollocati.