E’ tempo di vigilia per la Juventus di Massimiliano Allegri. Altro turno d’anticipo di venerdì per i bianconeri, stavolta sarà trasferta a Genova. Di fronte il ‘grifone’ di Alberto Gilardino, che non vince da quattro giornate
In vista della sfida contro il Genoa, valevole per la 16^ giornata di Serie A, ha parlato come di consueto nella sala stampa dell’Allianz Stadium mister Allegri. Ecco le sue parole in conferenza.
Domani la Juventus andrà in scena allo stadio ‘Luigi Ferraris’ di Genova, quale atteggiamento dovrà avere la Juve? “Il Genoa in casa ha dei numeri importanti, è aggressiva e gioca un buon calcio. Troveremo inoltre Dragusin, De Winter e Vogliacco, che sono cresciuti nella Juve. Dovremo fare una partita diversa dalle ultime tre. Sappiamo la difficoltà della partita”.
Sempre sulla partita di Genova, l’allenatore bianconero precisa scherzando anche sul risultato e mettendo in guardia: “Il risultato perfetto sarebbe 3-0 per soffrire meno, ma va bene anche 1-0. Se a Genova impatti male la partita può succedere di tutto. Ricordo una volta, pronti-via eravamo sotto di tre gol”.
Sugli interpreti di domani, Allegri spiega: “Rabiot sta bene. Kean abbiamo deciso di fermarlo. Il problema alla tibia lo abbiamo portato avanti, e lui si è messo a disposizione ma giocava con dolore: ora deve fermarsi per 3-4 settimane. Sono tutti a disposizione compreso Weah, tranne De Sciglio“. Per Kean è necessario riposo e magneto-terapia, per il problema osseo, fanno sapere dalla società. Su Miretti, che ultimamente sta giocando poco: “Si sta allenando bene, sono state scelte tecniche”.
“Il sorpasso sull’Inter potrebbe essere un vantaggio? Non c’è alcun vantaggio del turno, le partite vanno vinte sul campo e non esistono partite più semplici e altre più complicate. Dobbiamo fare dei punti per rimanere tra le prime quattro e stare più lontani possibile dal quinto posto. Più spazio per Yildiz? Il fatto che Kean sarà fermo per un mese, Kenan sicuramente avrà più spazio. Sta crescendo così come tutti gli altri ragazzi”.
Allegri parla anche della classifica, di Chiellini e Bonucci e degli attaccanti. Il tecnici difende Chiesa e Vlahovic. E ringrazia Ancelotti.
In settimana Giorgio Chiellini ha appeso gli scarpini al chiodo, salutando il calcio giocato dopo l’esperienza in MLS a Los Angeles: “Credo che da ragazzo intelligente qual è, inizierà una nuova vita e deciderà quello che vorrà fare. Giorgio ha le caratteristiche per ricoprire diversi ruoli, sarà lui a scegliere. Bonucci? Non lo so, credo che abbia intenzione di fare l’allenatore. Gli auguro il meglio e magari avrà le qualità per allenare la Juve. I mestieri sono diversi, non è una equazione matematica”
La Juventus ha una buona classifica, spiega Allegri: “A inizio anno era difficile immaginare una classifica così, ma mancano quattro gare alla fine del girone di andata. Dobbiamo tenere l’equilibrio. Dobbiamo gestire i momenti, dobbiamo fare di tutto per non avere momenti difficili. Il Genoa è uno scoglio molto grosso”. E poi aggiunge: “Non sono sorpreso, sono incuriosito da quello che potremmo fare. La caratteristica migliore è che siamo migliorati velocemente. Non c’è una prima donna che mette i propri obiettivi personali davanti a quelli di squadra”
Sulla corsa Scudetto, l’allenatore bianconero non si smuove dalla posizione sostenuta a più riprese: “L’inter è la favorita, lo hanno detto loro che puntano alla seconda stella. Noi abbiamo un percorso diverso, dobbiamo fare un passettino alla volta. Il campionato è un percorso che va giocato con equilibrio e serenità. Dobbiamo continuare a lavorare. Quota Scudetto? Credo sia rimasta sui 90/92. Per quanto riguarda la Champions League, la quota momentaneamente è sui 72″
Gli attaccanti della Juventus non stanno facendo bene dal punto di vista realizzato, ma Allegri difende i suoi, a partire da Chiesa e Vlahovic: “Sono contento degli attaccanti, Dusan ha fatto delle partite tecniche ed è in una buona condizione fisica e mentale. Domani può fare gol. All’inizio le reti di Chiesa e Vlahovic hanno permesso alla Juventus di guadagnare punti, poi è toccato ai centrocampisti e ai difensori segnare. Dobbiamo continuare così”.
Ancelotti aveva parlato di due generazioni di tecnici a confronto, inserendo Allegri nella ‘vecchia guardia’: “La lotta con gli allenatori giovani e bravi? Noi cerchiamo di difenderci bene, indipendentemente da come uno interpreta il lavoro. Ringrazio Ancelotti di avermi messo con lui e Mourinho, siccome è il più vincente di tutti nel mondo. Non siamo più anziani, abbiamo più esperienza”.
La conferenza si chiude con una domanda sulla posizione di Allegri all’interno della Juventus, con uno sguardo al presente e al futuro. L’allenatore della Juventus è stanco? “No, non sono stanco e non mi sono sostituito ai dirigenti. Una squadra per ottenere risultati deve potersi affidare alla base solida rappresentata dalla società. Credo che in cent’anni di presidenza degli Agnelli non sia mai mancato questo. Salutare tutti in caso di vittoria dello Scudetto? Stiamo facendo un bel percorso di crescita e dobbiamo continuare a migliorare. L’obiettivo è tornare a giocare la Champions League”.
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