È arrivata la decisione della Federcalcio che ha deciso di usare il pugno duro, come previsto: squalifica a vita
La stangata attesa è arrivata: gli assurdi fatti accaduti durante il match del campionato turco tra Ankarakucu-Rizespor hanno portato a sanzioni pesantissimi per gli autori dell’aggressione all’arbitro Halil Umut Meler e per il club padrone di casa.
La Federcalcio turca, che aveva sospeso il torneo dopo quanto accaduto in campo, ha deciso di squalificare a vita Faruk Koca, presidente dimissionario dell’Ankarakucu e colui che ha colpito con un pugno il direttore di gara subito dopo la fine della partita. In particolare, Koca è stato sanzionato con un’interdizione di cinque anni: visto però che la sanzione supera i tre anni, non potrà mai più ricoprire cariche ed essere tesserato come da regolamento.
Stangata anche per il club che dovrà giocare cinque partite a porte chiuse e pagare una multa di circa 65 mila euro. Si chiude così una vicenda che ha suscitato l’indignazione di tutti con le durissime parole del presidente della FIFA Gianni Infantino.
Il pugno rifilato all’arbitro costa caro a Koca che già nei giorni scorsi aveva deciso di dimettersi dalla carica di presidente dell’Ankarakucu e aveva chiesto scusa per quanto accaduto.
Un messaggio che non è servito a salvarlo da una punizione esemplare e che di fatto chiude la sua esperienza all’interno del mondo del calcio.
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