Il primo giugno scorso, all’interno e all’esterno dello stadio Rigamonti di Brescia, si è consumata una pagina molto triste che con lo sport ha poco a che fare. La Procura ha chiuso le indagini
Quella tra Brescia e Cosenza dello scorso giugno è stata una delle pagine più brutte della storia recente del calcio italiano. La gara tra i lombardi e i cosentini era valevole per il ritorno del playout di Serie B con in palio proprio la permanenza in cadetteria.
Un match teso che aveva riservato per i padroni di casa la doccia gelata in pieno recupero con la rete di Meroni. Un gol quest’ultimi che ha scatenato la definitiva furia da parte di una porzione di tifosi. Lancio di fumogeni, invasione di campo e vere e proprie scene da far west all’interno e all’esterno del Rigamonti.
Una vicenda bruttissima che ha portato evidenti strascichi. Come evidenziata da ‘Brescia.Corriere.it’, la Procura ha chiuso le indagini per tutti gli ultras coinvolti negli scontri, con il fascicolo che conta 96 indagati, otto dei quali calabresi che erano andati a sostenere la propria squadra. Un quadro drammatico che riporta la mente alla vicenda di circa sei mesi fa, quando in palio doveva esserci una semplice permanenza in Serie B, salvo poi sconfinare in qualcosa di diverso.