Risulta essere sul libro nero del tecnico: divorzio a fine stagione e approdo in Serie A, ecco come stanno le cose
Per la ‘Bild’ è tra i cinque cosiddetti senatori a cui Tuchel darebbe il benservito alla fine della stagione. Non a caso, stando alle informazioni raccolte da Calciomercato.it, il suo rapporto con l’allenatore del Bayern Monaco è pessimo.
Stiamo parlando di Leon Goretzka, insieme a Kimmich, Alphonso Davies e Gnabry sul libro nero dell’allenatore dei bavaresi. A questi potremmo aggiungere pure Thomas Muller, ma lui è come fu Totti per la Roma e Zanetti per l’Inter: un simbolo, una Bandiera e per questo – a meno di sorprese – destinato a rinnovare il contratto in scadenza a giugno.
Quello di Goretzka, 29 anni da compiere il prossimo febbraio, termina invece nel 2026. Ma con la permanenza di Tuchel in Baviera, al momento non così certa, il suo futuro sarà probabilmente altrove. Per altrove intendiamo la Premier, senza escludere sirene arabe. Lì c’è posto davvero per tutti, figurarsi per un calciatore di tale livello ed esperienza: 57 presenze con la Germania, 64 in Champions. Certo, il meglio sembra averlo già dato nonostante non sia vecchio calcisticamente parlando.
In realtà per il classe ’95 di Bochum c’è chi avanza anche la pista Serie A. Non è un mistero, infatti, che non troppo tempo fa su di lui ci fosse la Juventus. Secondo ‘Interlive.it’ nei mesi a venire i suoi agenti potrebbero appunto proporlo pure nel nostro massimo campionato. Ovvio, solo alle big. A partire dagli stessi bianconeri, chiamati a rifare il centrocampo, fino ai rivali dell’Inter.
Dalla Juve all’Inter: gli ostacoli per Goretzka
Marotta è in splendidi rapporti col Bayern, vedi i recenti affari Sommer e Pavard, e a Inzaghi (o chi per lui) potrebbe far comodo un altro profilo di livello internazionale. Specie se i dirigenti non riuscissero a chiudere per Zielinski, oppure partisse uno dei big (Barella?) della mediana.
L’eventuale operazione Goretzka presenterebbe tuttavia degli ostacoli importanti. Il prezzo del cartellino, almeno una trentina di milioni, soprattutto l’ingaggio da circa 7,5 milioni più bonus. Vero che sarebbe sfruttabile il decreto crescita, ma sempre di stipendio – al netto – molto alto si tratterebbe. E l’Inter un ‘sacrificio’ del genere vuole farlo solo per il suo capitano, Lautaro Martinez, che con il rinnovo fino al 2028 vedrà salire i suoi emolumenti a circa 8 milioni.