Caso Supercoppa italiana, ora è UFFICIALE: l’annuncio del presidente della Lega Serie A Casini. Tutti i dettagli
Risolto il ‘giallo’ Supercoppa italiana. Dopo i rumors e le indiscrezioni degli ultimi giorni, è arrivato l’annuncio ufficiale sulla discussa edizione di gennaio in programma in Arabia Saudita.
Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, è intervenuto a margine dell’assemblea di Lega per fare chiarezza anche sulla Supercoppa che verrà disputata in Arabia a gennaio. “Sarà giocata nelle date comunicate, in Arabia Saudita a Riyad: il 18 e il 19 gennaio le semifinali, il 22 la finale“, ha annunciato il numero uno della Serie A.
🏆 Il presidente della Lega Serie A #Casini: “Confermate le date della #SupercoppaItaliana (18 e 19 gennaio le semifinali, il 22 la finale, ndr), però tutte e tre le partite si giocheranno nello stadio dell’Al-Nassr” 📲 @calciomercatoit pic.twitter.com/rLOwrU2Iv3
— Giorgio Musso (@GiokerMusso) December 18, 2023
Definita anche la sede: “Lo stadio sarà lo stesso per tutte e tre le partite, quello dell’Al Nassr dove si giocherà anche la Supercoppa spagnola. Sulla logistica sono stati fatti tutti i sopralluoghi e valutate le varie soluzioni. Alla fine si è deciso che era preferibile seguire il modello spagnolo e giocare nello stadio dell’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo“. Il quadro è ora completo: manca un mese esatto alla Supercoppa che vedrà protagoniste Napoli, Inter, Fiorentina e Lazio.
Decreto Crescita, società contrarie all’unanimità
Casini ha parlato anche del Decreto crescita. “Oggi il Governo ha mandato in Parlamento lo schema del Decreto legislativo che contiene l’abolizione dal 2024 del Decreto crescita. Le società di Serie A ne hanno parlato oggi e hanno mostrato all’unanimità la loro contrarietà verso l’abolizione di questo beneficio per il nostro campionato. I club hanno deciso di predisporre un documento che sintetizzi i danni che questa soluzione comporta, sia sull’intero sistema che sui giovani e lo invieremo con spirito di collaborazione e non di contrasto. Se il nuovo schema venisse confermato, i prossimo contratti a partire dal 2024 non potranno beneficiare più dei vantaggi del Decreto crescita”.
Dall’inviato Giorgio Musso