Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Empoli
Fiorentina
Genoa
Inter
Lazio
Lecce
Milan
Monza
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Venezia
Verona

Caos Supercoppa, ora è UFFICIALE: l’annuncio di Casini

Caso Supercoppa italiana, ora è UFFICIALE: l’annuncio del presidente della Lega Serie A Casini. Tutti i dettagli

Risolto il ‘giallo’ Supercoppa italiana. Dopo i rumors e le indiscrezioni degli ultimi giorni, è arrivato l’annuncio ufficiale sulla discussa edizione di gennaio in programma in Arabia Saudita.

Casini, annuncio ufficiale Supercoppa italiana
Casini, presidente della Lega Serie A – calciomercato.it

Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, è intervenuto a margine dell’assemblea di Lega per fare chiarezza anche sulla Supercoppa che verrà disputata in Arabia a gennaio. “Sarà giocata nelle date comunicate, in Arabia Saudita a Riyad: il 18 e il 19 gennaio le semifinali, il 22 la finale“, ha annunciato il numero uno della Serie A.

Definita anche la sede: “Lo stadio sarà lo stesso per tutte e tre le partite, quello dell’Al Nassr dove si giocherà anche la Supercoppa spagnola. Sulla logistica sono stati fatti tutti i sopralluoghi e valutate le varie soluzioni. Alla fine si è deciso che era preferibile seguire il modello spagnolo e giocare nello stadio dell’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo“. Il quadro è ora completo: manca un mese esatto alla Supercoppa che vedrà protagoniste Napoli, Inter, Fiorentina e Lazio.

Decreto Crescita, società contrarie all’unanimità

Casini ha parlato anche del Decreto crescita. “Oggi il Governo ha mandato in Parlamento lo schema del Decreto legislativo che contiene l’abolizione dal 2024 del Decreto crescita. Le società di Serie A ne hanno parlato oggi e hanno mostrato all’unanimità la loro contrarietà verso l’abolizione di questo beneficio per il nostro campionato. I club hanno deciso di predisporre un documento che sintetizzi i danni che questa soluzione comporta, sia sull’intero sistema che sui giovani e lo invieremo con spirito di collaborazione e non di contrasto. Se il nuovo schema venisse confermato, i prossimo contratti a partire dal 2024 non potranno beneficiare più dei vantaggi del Decreto crescita”.

Dall’inviato Giorgio Musso

Gestione cookie