La Juventus questa mattina si è allenata allo ‘Juventus Training Center’ di Torino davanti ai propri tifosi. Alla Continassa presenti circa 200 per assistere alla sessione mattutina dei bianconeri. Si apre la settimana che porta alla trasferta di Frosinone
Buona intensità al ‘JTC’ in mattinata. Non hanno preso parte all’allenamento Rabiot che ha lavorato in palestra, Kostic che ha lavorato a parte e De Sciglio, alle prese col recupero. Oltre a Huijsen, impegnato con la Next Gen. E Moise Kean fermo ai box.
Allenamento iniziato con un po’ di ritardo rispetto all’appuntamento fissato per le 11:30. I bianconeri di Massimiliano Allegri sono si sono palesati con circa una mezz’ora di ritardo. Rosa al completo, se non per i giocatori sopra citati. Adrien Rabiot non ha smaltito il dolore al costato ed è rimasto all’interno della struttura a lavorare in palestra. Per Filip Kostic lavoro a parte, a causa di una botta rimediata contro un pannello pubblicitario a Genova, nel pareggio contro il Genoa. Dean Huijsen è chiamato ad impegni con la Next Gen, che domani gioca contro l’Entella. E per Mattia De Sciglio prosegue il lavoro personalizzato sulla via del recupero in seguito all’infortunio al legamento crociato. Moise Kean è fermo per il la terapia (magneto-terapia) per il problema alla tibia.
L’allenamento, guidato dal campo da Francesco Magnanelli – coadiuvato da Simone Paodin – e con Max Allegri silenzioso osservatore, è terminato con la partitella e poi la consueta “gara” dei tiri in porta. Nel corso dell’incontro tra le due formazioni (i gialli e i blu), interessante osservare le coppie d’attacco messe in campo dal mister livornese. Viene diviso il tandem titolare: da un lato Dusan Vlahovic e Kenan Yildiz, dall’altro Federico Chiesa e Arkadiusz Milik.
Juventus, Allegri prova la coppia Chiesa-Milik: segnale per Vlahovic in vista di Frosinone
La settimana è lunga ed è ancora decisamente presto per tirare le somme. Un indizio, seppur piccolo, però Allegri lo ha lanciato: al fianco di Chiesa, stamattina, c’era Milik. E non Vlahovic.
Le prestazioni del serbo non sono delle migliori in questa prima parte di stagione. E gli acciacchi non spiegano tutto. Si fa prima a contare le partite “buone” di Dusan Vlahovic: Udinese alla prima, la sfida in casa con la Lazio, ci si metta anche la gara con l’Inter. E poco altro, a grandi linee. Sicuramente non è un avvio positivo quello del ‘9’ della Juventus. L’errore a Monza, la gara col Napoli e la presenza incolore contro il Genoa non hanno invertito la riflessione sul tema, anzi. Il discorso sul rinnovo non bastare per può giustificare le uscite a vuoto del serbo.
La sterilità offensiva del reparto offensivo non riguarda solo Vlahovic ma è un discorso che si allarga a tutti gli interpreti. Sta di fatto però che il serbo sia il ‘9’ della Juventus, è molte delle sorti realizzative della ‘Signora’ passano dal suo fiuto del gol, che pare un po’ annebbiato. Senza i gol degli attaccanti, per la Juve è difficile – o lo è ancor di più – restare in scia dell’Inter capolista. Ecco perchè Max Allegri sta vagliando ipotesi alternative.
I gol di Arek Milik son solo due, ma il polacco ha giocato decisamente meno. Qualcosa va però fatto per invertire la rotta. Partendo dal presupposto che Federico Chiesa non si toglie dall’XI titolare, ecco dunque la prova a inizio settimana con Milik vicino al ‘7’. Un piccolo indizio, forse per spronare lo stesso Vlahovic. Infatti, il classe 2000 in partitella segna, si danna, calcia e incita i compagni. Forse Allegri lo vuole punzecchiare, nel corso della settimana ne sapremo di più. A fine allenamento, entrambi i centravanti si sono fermati a calciare, per scaldare i motori in attesa di capire chi vestirà la maglia da titolare sabato.