Quarti nella Liga e imbattuti in casa, i ‘Colchoneros’ saranno gli avversari dell’Inter di Inzaghi agli ottavi di Champions League
Meno ‘brutto’, ma ugualmente rognoso l’Atletico Madrid che dovrà affrontare l’Inter agli ottavi di Champions League. A Inzaghi poteva andare peggio, visto che nell’urna di Nyon c’erano squadre del calibro di Manchester City, Bayern Monaco e Real Madrid, ma guai a prendere sotto gamba la formazione di Simeone. Peraltro un grande ex che tanti tifosi interisti hanno sognato, magari qualcuno lo sogna ancora, di vedere sulla panchina.
L’Atletico ha perso la solidità dei tempi migliori (due finali Champions, entrambe perse…), forse anche quell’agonismo ai limiti e a volte oltre il regolamento, con il ‘Cholo’ fresco di rinnovo fino al 2027 che ha provato a percorrere la strada di un calcio più votato al palleggio, alla qualità.
Ci è riuscito però solo in parte, ‘colpa’ di diversi acquisti sbagliati e del calo dei giocatori che sono stati e che sono tutt’ora i simboli della sua squadra: da Savic a capitan Koke, fino a Griezmann tornato dopo la fallimentare avventura al Barcellona.
Senza dimenticare Joao Felix, che doveva essere la stella del nuovo corso. Lo scarso feeling con il tecnico argentino lo ha portato altrove, prima al Chelsea e poi al Barça, ma è destinato al ritorno.
A proposito di ritorni, due estati fa è avvenuto quello di Alvaro Morata: a giugno scorso sembrava potesse riapprodare in Italia, lo voleva proprio l’Inter, poi alla fine è rimasto. Con Griezmann compone una coppia d’attacco di qualità ed esperienza internazionale, una coppia che fin qui sta trovando molto la porta: 14 i gol realizzati dal francese, il miglior marcatore della rosa, 13 dall’ex Juventus.
L’altra novità rilevante del ‘nuovo’ Atletico è l’abbandono della difesa a quattro per un più quadrato 3-5-2. Lo stesso modulo dell’Inter. Altre similitudini coi nerazzurri? Qualità in difesa con Hermoso (in scadenza a giugno e nel mirino della Juve), due terzini di spinta come l’ex Udinese Molina e Lino, e appunto due attaccanti bravi – soprattutto Morata – a sfruttare la profondità.
Le alternative, Depay e Angel Correa, danno molte meno garanzie a Simeone, un po’ come Sanchez e Arnautovic a Inzaghi.
‘Fortino’ Atletico: zero sconfitte in casa
Quarto nella Liga a -8 dai cugini del Real, l’Atletico è molto forte in casa dove l’Inter giocherà la gara di ritorno. Meglio dire imbattibile, considerato che quest’anno al Civitas Metropolitano non ha mai perso. E sempre vinto: 11 su 11.
In trasferta, invece, sono già 4 le sconfitte. L’ultima sabato in casa dell’Athletic. In Champions, dove si affida molto pure alla sua esperienza (29,3 come età media), è passata da capolista e da imbattuta dal girone che comprendeva Feyenoord, sorteggiata di nuovo contro la Roma ai sedicesimi di Europa League, Celtic e Lazio. Contro i biancocelesti, con cui Simeone vinse uno Scudetto da calciatore, l’Atletico ha vinto in casa all’ultima giornata e pareggiato al Metropolitano alla prima.