“Monopolio Uefa finito”: l’esultanza della Superlega

Le reazioni alla sentenza della Corte di Giustizia Europea che dà ragione alla Superlega e accusa Uefa e Fifa di abuso di posizione dominante

La Corte di Giustizia Europea ha dato ragione alla Superlega e accusato Uefa e Fifa di abuso di posizione dominante. Secondo i giudici, le due istituzioni calcistiche non possono arrogarsi il diritto di autorizzare nuove competizioni, né tantomeno di avere il controllo esclusivo dello sfruttamento commerciali dei diritti legati a tali competizioni.

Bernd Reichart commenta vittoria Superlega
Reichart (Ansa) – Calciomercato.it

Una sentenza attesa e che ora rischia di stravolgere totalmente il mondo del calcio. Gioisce la A22 Sports con il CEO Bernd Reichart che parla di “monopolio Uefa finito” e di “calcio libero”, aggiungendo: “I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro. Per i tifosi proponiamo la visione gratuita di tutte le partita della Super League. Per i club “le entrate e le spese di solidarietà saranno garantite”.

Superlega, la Liga non cambia idea: “Modello egoista ed elitario”

Di tenore opposto il commento che arriva da Javier Tebas, presidente della Liga: “Stanno già iniziando a fare confusione. È sempre stato possibile organizzare competizioni al di fuori di Uefa e Fifa, e questo non può essere proibito. La questione è come queste competizioni possono coesistere con Uefa e della Fifa”.

Tebas sulla sentenza sulla Superlega
Tebas (LaPresse) – Calciomercato.it

Inoltre Tebas aggiunge che servono “regole trasparenti, chiare e oggettive per l’approvazione delle competizioni” e che è necessario “un assetto normativo oggettivo che richieda condizioni paragonabili a quelle dell’intero settore”. Stop quindi alla libera discrezionalità dei leader di Fifa e Uefa perché “ci troveremo di fronte ad un abuso di potere dominante”.

La Liga, invece, in un tweet definisce la “Superlega modello egoista ed elitario”. “Qualsiasi format che non sia totalmente aperto con accesso, anno dopo anno, tramite i campionati nazionali, è un modello chiuso”.

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