Dopo l’annuncio del ritorno di Walter Sabatini, la Salernitana si appresta ad annunciare il divorzio ufficiale con Morgan De Sanctis
Nonostante qualche ostacolo registrato nelle scorse ore, la Salernitana e Morgan De Sanctis sono pronte a separarsi dopo un anno e mezzo di alti e bassi.
Prosegue l’opera di restyling dell’assetto dirigenziale in casa Salernitana. Nelle scorse ore il club granata ha annunciato il ritorno di Walter Sabatini in veste di direttore generale. Un ruolo nuovo per l’esperto dirigente umbro, il cui lavoro però non prevederà l’affiancamento all’ex portiere di Napoli e Roma Morgan De Sanctis, tra i pali dei giallorossi proprio durante la gestione Sabatini.
Arrivato a Salerno proprio dopo il burrascoso divorzio con Sabatini del giugno 2022, De Sanctis ha un altro anno e mezzo di contratto e nelle scorse ore ha incontrato il presidente Danilo Iervolino proprio per definire una “exit strategy” o trovare un compromesso per proseguire l’avventura all’ombra del castello Arechi. Il giovane dirigente ha scelto la strada delle dimissioni, senza accampare pretese economiche legate al mancato guadagno.
Salernitana, è fatta per l’addio di De Sanctis: i dettagli
Dopo qualche ora di tensione (con Walter Sabatini che ha rimandato il suo ritorno a Salerno alla vigilia del match col Milan), la situazione si è sbloccata nel tardo pomeriggio di oggi.
L’ormai ex direttore sportivo granata lascerà il club campano rescindendo consensualmente il contratto che lo lega alla società fino al 2025. Una decisione che dovrebbe essere ufficializzata nelle prossime ore in una nota congiunta col patron Danilo Iervolino. Con lui andranno via anche i collaboratori Simone Lo Schiavo e Giulio Migliaccio, ai quali il club granata corrisponderà una buonuscita.
De Sanctis lascerà così Salerno dopo un anno e mezzo durante il quale ha vissuto un rapporto altalenante con la piazza. Resterà , almeno per il momento, tra gli artefici della Salernitana che ha ottenuto il miglior piazzamento nella ultracentenaria storia del club, oltre ad aver avuto il merito di aver portato in granata giocatori del calibro di Ochoa, Candreva e Dia.