La Juventus osserva i tre giocatori in prestito al Frosinone che oggi non brillano particolarmente ma giocano una buona partita
Frosinone-Juventus è stata la partita degli intrecci di mercato e di campo, con tantissimi spunti di interesse oltre a quello meramente di classifica. Un match che allo Stirpe è stato combattuto ed equilibrato, con i bianconeri che hanno iniziato meglio andando pure in vantaggio ma poi hanno creato poco. Merito sicuramente anche della squadra di Di Francesco e dei ragazzini terribili targati, tra l’altro, proprio Juve.
In campo da titolari infatti oggi c’erano Enzo Barrenechea, Matias Soule e Kaio Jorge, tre degli uomini in prestito dai bianconeri che stanno facendo le fortune dei giallazzurri. Andando ad analizzare le loro prestazioni, per tutti è stato un crescendo dopo i primi 20 minuti complicati di apnea. Ad esempio Soule è partito sottotono, largo a destra non ha praticamente ricevuto palloni, poi è stato bravo Di Francesco a spostarlo di qualche metro più dentro al campo. Lì l’argentino è entrato in partita, ha cominciato a toccare più palloni, anche con qualità. Poi con l’ingresso di Baez, che parla più la sua ‘lingua’ rispetto a Lirola, il Frosinone è salito ancora di più. E Soule ha trovato la posizione giusta. Ha calciato poco in porta, non è stata sicuramente la sua miglior partita, forse partito anche con troppa voglia di spaccare che l’ha a tratti disinnescato. Ma sicuramente ha giocato una buona gara, anche se gli è mancato lo spunto finale, concreto.
In mezzo al campo Barrenechea si è confermato il solito metronomo. Giocatore oggi poco vistoso, ma tremendamente efficiente ed efficace. Pulisce palloni, gioca di prima con personalità, non butta mai il possesso. Una prestazione solida, che sicuramente – facendo il paio con il resto del campionato qualche riflessione alla Juve la sta facendo fare. Poi c’è Kaio Jorge, che inizialmente tocca pochissimi palloni, non è nel vivo del gioco. Le cose migliorano quando Soule gli gioca un po’ più vicino, il Frosinone si appoggia di più a loro e spesso lo lancia anche sul lungo. Lui dimostra voglia, intraprendenza, nonostante una condizione fisica che non può essere ancora ottimale. Ma sta crescendo, pur faticando ancora a trovare in porta con continuità. Può solo migliorare. Del tris, il brasiliano è l’unico che ancora non è pronto per essere importante nel progetto Juve del prossimo anno.