Una vittoria che porta il sorriso sul volto di Mourinho: la Roma batte il Napoli e si regala un Natale sereno
È un José Mourinho sereno quello che analizza la vittoria della sua Roma sul Napoli nell’ultima gara del 2023 tra le mura amiche dell’Olimpico con le reti di Pellegrini e Lukaku.
Intervenuto ai microfoni di Dazn, José Mourinho ha analizzato con serenità la vittoria che la sua Roma ha ottenuto sul Napoli nel posticipo della 17esima giornata del campionato di Serie A. “L’ultima partita prima di Natale cambia il nostro Natale, quello mio, dei calciatori e dei romanisti” ha dichiarato a fine gara lo Special One che ha poi svelato: “Prima della partita ne avevamo parlato, ora siamo vicini a dove vogliamo stare nonostante una serie di partite difficili”.
Nessun dubbio sui meriti della sua squadra: “Dopo cinque, dieci minuti avevo la sensazione che avremmo vinto, abbiamo avuto due incredibili palle gol e avuto sempre il controllo della partita contro una squadra che tecnicamente ci è superiore. In superiorità numerica abbiamo avuto un vantaggio che abbiamo sfruttato anche con i cambi”.
Roma-Napoli, le parole di Mourinho dopo la partita
Il tecnico portoghese ha poi spiegato le sue scelte di approccio alla partita: Volevamo pressare alto, Bove ha una grandissima resistenza fisica, abbiamo deciso di giocare con Belotti e Lukaku per essere più fisici e diretti nei duelli”.
Decisiva si è rivelata l’espulsione di Politano: “Quando abbiamo avuto la possibilità di giocare in superiorità numerica ho inserito giocatori tecnici, ma mi è piaciuta molto la squadra dopo una settimana intensa di lavoro con un allenatore che forse è troppo duro con loro. Mancini è un campione, non si è allenato per la pubalgia ma ha stretto i denti per la squadra”.
Sugli obiettivi stagionali: “Vogliamo lottare con tutti per cercare di arrivare al quarto posto, ma abbiamo un gruppo di giocatori con una storia clinica difficile. Poi c’è la questione del Fair Play Finanziario, ma siamo uniti e ho un gruppo di ragazzi straordinari, cercano sempre di aiutarsi”.
E a chi gli fa notare il rendimento di squadre come Fiorentina e Bologna: “Volano perché hanno bravi giocatori e due squadre fortissime. Noi senza Smalling, Renato Sanches e Dybala non abbiamo una rosa fortissima, ma abbiamo anche un allenatore bravo (ride ndr)”.