Vlahovic torna al gol: tutta la verità sulla panchina e sul rapporto con Allegri

Gol pesantissimo quello di Vlahovic, che sigla la vittoria della Juventus sul Frosinone: le parole del bomber a fine gara

L’ambiente Juventus spera che per Vlahovic il gol di Frosinone, quello con cui ha risolto la gara con un gran colpo di testa, sia la svolta. Il serbo aveva segnato solo una rete negli ultimi tre mesi e si è sbloccato con una realizzazione bella e significativa.

Frosinone-Juventus Vlahovic Allegri
Dusan Vlahovic (screen shot) – Calciomercato.it

Nel postpartita a ‘DAZN’, Vlahovic ha raccontato le sue sensazioni, anche relativamente al periodo poco felice e al fatto che fosse stato messo in discussione: “Non è facile per un attaccante quando segna poco, ma lavoro tutti i giorni, sono tranquillo e spero sempre di aiutare la squadra – ha spiegato – Come ho vissuto l’ultimo periodo? Sono stato sempre molto tranquillo, sinceramente. Il passato non lo puoi cambiare, puoi vivere nel presente e allenarti per farti trovare pronto e sul pezzo. Sono rimasto concentrato lavorando come al solito. Sono contento di aver segnato, ma è già il passato, ora si pensa alla prossima partita”.

Sulla scelta di Allegri di mandarlo in panchina: “Non è stato facile accettarlo, ma è il mister che decide e io lo rispetto. Lui mi ha spiegato giustamente che spesso ci sono due partite in una e anche entrando si può fare la differenza. Non ero arrabbiato, si può determinare anche entrare dalla panchina. Non ci sono assolutamente problemi nel rapporto con l’allenatore. Giocare o meno con Milik non è un problema, così come con Chiesa, con Yildiz e con gli altri”.

Sul prosieguo e sulla sua crescita come attaccante: “Cosa mi manca per essere continuo? Dovevo fare più gol nell’ultimo periodo, so che non ho sfruttato occasioni importanti. se ci fossi riuscito si parlerebbe di altro. Ma devo rimanere calmo e continuare così, so che la squadra ha bisogno di me. Altri gol pesanti arriveranno. Se tornerò a tirare i rigori? Certo che sì. L’altra volta ho lasciato il rigore a Chiesa avendone parlato con lui prima della partita, era un momento in cui aveva bisogno di fare gol. Siamo amici e l’ho fatto volentieri. Le ultime volte ho calciato male, so che le prossime volte farò meglio”.

Gestione cookie