Il Milan sta vivendo una crisi profonda, di risultati e di identità, e si interroga sul futuro: in un anno è cambiato tutto
Non è un Natale sereno quello di Stefano Pioli, che sta vivendo il momento più difficile della sua gestione in rossonero: i risultati non arrivano, gli infortuni continuano a fioccare e all’interno dello spogliatoio crescono i malumori. Paolo Maldini e Frederic Massara avevano individuato la strategia per uscire dalla crisi.
Secondo quanto riportato da Alessandro Jacobone sul proprio profilo X (ex Twitter): “Massara a marzo dello scorso anno aveva chiamato Luis Enrique per sostituire Pioli, ma le richieste di ingaggio (8 milioni di euro) erano fuori dai parametri”. Il tecnico asturiano è rimasto così senza squadra fino alla scorsa estate, quando è stato contattato da Aurelio De Laurentiis per guidare il Napoli campione d’Italia, ma che ha scelto di accettare l’incarico al Paris Saint-Germain. L’idea di Maldini, invece, era più abbordabile.
Retroscena Milan sul dopo Pioli: Massara tentato da Luis Enrique e Maldini da Palladino
Sempre secondo quanto rivelato da Jacobone, poco più di un anno fa in casa Milan si tentava di mettere in piedi una exit-strategy con Pioli: “L’idea più accessibile e sponsorizzata da Maldini era invece Palladino“.
Maldini e Massara avevano intuito che si stava per entrare negli albori di una crisi e che il percorso del tecnico emiliano sulla panchina del Milan rischiava di essere arrivato al capolinea. Eppure, come ribadito dal giornalista su X, “alla fine sono loro ad essere stati mandati via”. Ad un anno di distanza dalle riflessioni degli ex dirigenti rossoneri, la squadra sta attraversando il peggior momento per spirito e identità. Contro la Salernitana è arrivato un pareggio doloroso, che complica sempre di più la permanenza di Stefano Pioli in panchina.