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Angelozzi a tutto campo: da Soule a Gatti e Di Francesco | ESCLUSIVO

Il direttore dell’area tecnica del Frosinone Guido Angelozzi è intervenuto in diretta: tutte le dichiarazioni del dirigente

Ospite di eccezione a ‘Ti amo Calciomercato.it’ su TvPlay: il direttore dell’area tecnica del Frosinone Guido Angelozzi è intervenuto in diretta dai nostri studi e ha affrontato numerosi temi. Calciomercato.it ha ripreso le sue dichiarazioni live.

Angelozzi – Calciomercato.it

Ecco le parole del direttore dell’area tecnica del Frosinone:

“È stato un anno meraviglioso. Siamo partiti con Fabio Grosso e mattone su mattone abbiamo costruito questo bellissimo traguardo. Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato, come Fabio Grosso che ora è andato via ma è stato l’artefice di questa cavalcata. Ora c’è Eusebio Di Francesco: avevo già lavorato con lui, per me non è stata una sorpresa. Ero sicuro che faceva bene e sta facendo benissimo”.

ALLENATORI – “Un dirigente deve avere la capacità di capire il lavoro che sta facendo l’allenatore con staff e giocatori. Sento di essere un dirigente con competenze: tutti i giorni vado al campo a guardare gli allenamenti e vedo come uno lavora. Facevo il direttore sportivo dello Spezia e avevo preso un allenatore che veniva dalla Serie C, Vincenzo Italiano. Siamo partiti con una squadra giovane: dopo le prime otto partite eravamo ultimi in classifica e c’erano contestazioni. In conferenza stampa dissi che non avrei cambiato allenatore perché per me era bravo: dissi anche che se la società voleva cambiarlo, doveva esonerarmi. Il presidente, che non era della proprietà, voleva esonerarlo: mandai un messaggio alla proprietà dicendo che se volevano potevano esonerarmi. Mi fecero continuare a lavorare e andammo in Serie A e poi tutti mi hanno chiesto scusa”.

DI FRANCESCO – “Di Francesco per me è un top. La società è sempre presente e ti fa lavorare. Conosco i giocatori che vuole l’allenatore. Siamo partiti in ritiro senza squadra e lui è stato bravissimo. Poi piano piano sono arrivati tutti. È stato bravo a creare questa mentalità e questo sistema di gioco in pochi mesi”.

ANCORA SUL TECNICO  – “Di Francesco lo conosco, l’ho conosciuto da calciatore nel Perugia. Poi abbiamo lavorato al Sassuolo: c’è un feeling come se fossimo marito e moglie. Lui è responsabile della squadra, io della parte organizzativa e tecnica. C’è rispetto poi abbiamo un presidente a cui piace il dialogo e con cui ci si può confrontare e portare avanti questa favola”.

PROPOSTE PER DI FRANCESCO – “Ha un contratto che si rinnova se ci salviamo. C’è una stima reciproca e se dovesse arrivare una grande società, sarei orgoglioso, come il presidente. Poi sta a lui decidere se è rimanere a Frosinone o andare via: le ali non le tarpiamo a nessuno”.

SODDISFAZIONI – “Per me è stata bella la prima vittoria in Serie A con l’Atalanta. Poi a parte il 4-0 a Napoli, siamo andati a vincere in casa del Torino dopo aver perso 4-3 a Cagliari. Tutti ci davano per morti, invece ci siamo ritrovati. Poi la Coppa Italia è bella perché poi scendono in campo quelli che giocano meno e si mettono in mostra, come è capitato con Lusuardi, il mister è coraggioso, l’ha fatto giocare e il ragazzo ha fatto due bellissime partite. Queste sono le cose che mi fanno felice”.

GATTI – “Lo seguivo già quando lavoravo con lo Spezia, lui e Boloca. Poi l’abbiamo portato in Serie B e nel giro di sei mesi lo abbiamo venduto alla Juve. I ragazzi che fanno lo scout mi dicevano che era un giocatore forte e dovevamo prenderlo. Vedendo le clip dicevo è veramente forte. Quando ho parlato con la Juve, ho detto guardate che questo è un Chiellini con i piedi di Bonucci. C’erano  tante squadre su di lui, Torino, Napoli, Sassuolo e Bologna, poi la Juve è stata la più svelta e ce l’hanno lasciato cosa che ci interessava. Ora sono felici di aver preso un difensore forte”.

SOULE – “Lo conoscevo. Quando siamo andati alla partita tra Juve A e Juve B e ho detto che, conoscendo Di Francesco, era ideale: un po’ il Berardi del Sassuolo. La Juve stava trattando con alcune squadre per venderlo. Incontrando Giuntoli mi ha chiesto di prendere anche Barrenechea. C’era anche Kaio Jorge. Ho avuto un’intuizione perché ho pensato che non sarei riuscito a convincere Soule quindi sono partito da Barrenechea, sapendo che sono molto amici. Abbiamo convinto il centrocampista, gli abbiamo mostrato il progetto e, quando è arrivato, abbiamo cominciato a dirgli di chiamare Soulé che poi ha inviato un messaggio (A Barrenechea, ndr) dicendo: “Digli al direttore che domani vengo”. Lo volevano spagnoli e olandesi. Soulé è seguito da tanti club, ma anche la Juventus, fino ad oggi, ha detto di essere felice del percorso dei suoi ragazzi, tre giocatori fortissimi che ci stanno dando delle soddisfazioni e sono convinto che rimarranno tutti e tre fino a giugno. Resta fino a giugno? È seguito da tanti club, ma dalla Juve  – fino ad oggi – hanno detto che sono felici del percorso che stanno seguendo i tre bianconeri. Sono convinto che rimangono tutti e tre fino a giugno. Stiamo lavorando per prendere un 2002 della terza serie francese, un esterno, Gueremis. Se riusciamo a prenderlo sarà un colpo di prospettiva, è un ragazzo che ha bisogno di lavorare. Un po’ come Oyono: segnatevi questo nome che a giugno avrà un grandissimo mercato”.

Angelozzi a Tv Play – Calciomercato.it

SCOUT – “Quando si vedono i video sembrano tutti fenomeni: dico ai procuratori che fenomeni non li vogliamo. Noi li seguiamo e li vediamo dal vivo 3-4 volte. Poi il capo scout ci va a parlare, per capire ambizioni e crescita, poi serve l’allenatore che crede a questo tipo di percorso”.

BONUCCI-ROMA – “Se la Roma vuole un giocatore esperto, fa benissimo ad acquistare Bonucci. L’ho venduto io alla Juventus quando stavo al Bari, fu un’operazione bellissima con Marotta e Paratici, sono venuti alle tre di notte a cercarmi in albergo, una trattativa chiusa di nascosto. Secondo me per come gioca la Roma a tre è perfetto. Il fatto di essere juventino, ormai il calcio è diventato professionismo. Poi c’è Mourinho che è la garanzia di tutto. Bonucci ha una tale personalità che non soffrirebbe nessuna critica. Poi lui è di Viterbo. Futuro da allenatore? E’ uno con personalità, per cui se ama allenare sicuramente diventerà un grande tecnico, ma non è sempre facile, deve sentirselo dentro”.

BERARDI – “Ha una sensibilità pazzesca, non vuole perdere mai. Era molto legato al Sassuolo: la società non lo vuole vendere, Squinzi – che non c’è più – diceva che doveva essere una bandiera. È il capitano, uno che fa 10-15 gol a campionato da esterno. C’è stato un momento, quando c’ero io, che era quasi della Juve. Lui è combattuto perché al Sassuolo è a casa. Un anno con il Napoli pure. Una volta lui, una volta Squinzi non si è concretizzata. Conoscendo la realtà Sassuolo, dico che a gennaio resterà lì, poi a giugno può cambiare squadra. Inciderebbe nei top club? Eccome se incide: ha talento, ora ha anche l’esperienza che lo fa rendere in qualsiasi squadra”.

MONTERISI – “Era arrivato l’anno scorso in prestito dal Lecce. È stato con noi, ha fatto 12-13 presenze, ha fatto un gol al Sudtirol al 93esimo. Si è fatto molto apprezzare. A fine anno è tornato al Lecce, io parlavo con Grosso e gli chiedevo se poteva stare in Serie A. Mi diceva che è un calciatore affidabile, è più un centrale a tre. Quest’estate l’ho preso da Corvino e ho detto a Di Francesco che può agire anche da centrale e mi ha detto a fine allenamento: “Questo è il difensore che volevo”. L’ho portato come supporto e invece il mister ne ha fatto subito un titolare. Tante società lo stanno seguendo ed è quello che ci ha dato più soddisfazione ed è una risorsa per noi”.

Angelozzi convinto: “Kaio Jorge giocherà alla Juve”

FUTURO IN TOP CLUB – “Da noi ci sono molti talenti, ci sono quelli della Juventus, poi Cuni e Ibrahimovic, ci vuole tempo. Harroui è un altro calciatore nostro fortissimo, ora si sta riprendendo, ma non vanno dimenticati Mazzitelli e Gelli. Marchizza al momento invece è infortunato, così come Oyono, ma non ci dobbiamo piangere addosso e dobbiamo guardare avanti, qualcuno arriverà sicuramente in qualche top club”.

Guido Angelozzi – Calciomercato.it

KAIO JORGE – “Con i preparatori abbiamo fatto un lavoro importante. È un ragazzo che sta crescendo, da due anni non faceva una partita intera. Piano piano il mister gli sta dando il minutaggio, secondo me è forte e sicuramente lo vedremo giocare alla Juve a grandi livelli”.

ALLENATORI – “Lavoro bene con il Frosinone perché il presidente mi dà la responsabilità, non mi piace avere un presidente che mi dice cosa fare. Mi piace confrontarmi, discutere e poi prendere una decisione unanime. Spero che Di Francesco non andrà via, poi eventualmente penseremo al sostituto. Grosso ha tutto per diventare un allenatore top”.

REINIER – “L’arrivo di Reinier a Frosinone è stata un’operazione fatta di rapporti. Mi era stato offerto questo giocatore dal Real Madrid, ma pensavo fosse una presa in giro. Poi ero a pranzo con Ariedo e gli ho chiesto di chiamare Carlo che ha detto: “E’ un bravo calciatore, pagato 30 milioni di euro”. Negli ultimi giorni Ancelotti chiama Ariedo e gli fa: “Digli a Guido che se vuole lo danno”. Il procuratore di Reinier ha fatto parlare il ragazzo con Kaio Jorge, altro suo assistito, ed è arrivato con un grandissimo entusiasmo. Reinier è un centrocampista moderno, può fare tutto. Un giocatore alla Bellingham? Esatto. Si è portato la famiglia qui e poi vedere il Frosinone in prima pagina su As per noi è stato un orgoglio”.

ENTRATE – “Faremo qualcosa: cerchiamo due difensori e poi vediamo se c’è l’occasione di prendere qualche giocatore se uno dei nostri uscirà. Zerbin ci piace, tre anni fa è arrivato in Nazionale, ma non dipende solo da noi ma anche dal Napoli”.

SERIE A – “Noi dobbiamo stare svegli perché il girone di ritorno sarà molto molto difficile”

BOMBER – “A parte Lautaro che fa gol a grappoli, anche Vlahovic fa fatica. Gli attaccanti sono così. Siamo contenti dei nostri attaccanti, sono ragazzi bravi che magari fanno la Serie A per la prima volta come Cheddira e Cuni. L’unico è Kaio in Brasile e qualcosa si paga, ma siamo fiduciosi perché abbiamo il quinto-sesto attacco della Serie A grazie al lavoro di Di Francesco”.

Eleonora Trotta

Laureata in Scienze della Comunicazione, giornalista professionista dal 2014. Il calciomercato supera l'immaginazione, è lo slogan che, più di ogni altro, riassume la nostra passione.

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