Lo stop alla proroga del Decreto Crescita rappresenta un problema per la Serie A: a rischio i rinnovi da 70 milioni di euro
L’agenzia battuta intorno alle 19 rappresenta una doccia gelata. Giovedì 28 dicembre può rappresentare uno spartiacque importante (e non in positivo) per la Serie A: il Governo ha deciso, dopo una riunione del Consiglio dei Ministri che viene raccontata come infuocata, di eliminare la proroga del Decreto Crescita prevista nel Decreto Milleproroghe.
Una svolta inattesa che ha mandato su tutte le furie la Lega Serie A e che potrebbe rappresentare un vero e proprio cataclisma per il nostro campionato. A rischio non ci sono soltanto gli acquisti dall’estero, molto più complicati senza la possibilità di spingersi verso l’alto con le offerte d’ingaggio potendo contare sulle agevolazioni fiscali. In bilico finiscono anche i rinnovi dei principali protagonisti del nostro campionato.
Se il Napoli con Osimhen ha fatto giusto in tempo per continuare ad usufruire delle agevolazioni per il rinnovo da 10 milioni di euro, non lo stesso si può dire per le altre big. Altri tre giorni di tempo, poi suonerà il gong: per i contratti firmati dal 1° gennaio 2024, anche relativi a rinnovi, le agevolazioni non ci saranno più. Ad esempio l’Inter dovrà rifare i conti per il rinnovo di Lautaro Martinez: da tempo si parla di un’intesa da 7 milioni di euro a stagione che però con lo stop al Decreto Crescita peserebbero 13-14 milioni all’anno sul bilancio del club. Stesso discorso per Dumfries con il rinnovo con adeguamento (richiesta da 5 milioni, senza agevolazioni 10 milioni circa l’anno) che era già complicato prima.
Non va meglio all’altra parte di Milano: il prolungamento di Maignan era già complicato prima per le cifre richieste dal portiere, ora diventerà ancora più difficile. Si parla di ingaggio sugli 8 milioni, 15-16 lordi a stagione.
E la Roma dovrà fare i conti per il prolungamento di Mourinho che ora incide intorno ai 9 milioni sulle casse del club e, confermando l’attuale ingaggio, dal prossimo anno andrebbe a pesare tra i 13 e i 14 milioni. Stessa cifra per Lukaku in caso di conferma dell’attuale ingaggio da 7,5 milioni netti (circa 14 lordi).
Considerando solo questi nomi si arriverebbe ad un totale complessivo di circa 70 milioni di euro con i club di Serie A che rischierebbero così di dover rinunciare a rinnovi importanti e il nostro campionato che perderebbe i suoi big.
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