Dalla situazione allenatore al nuovo bomber: intervista a Vincenzo Matrone che a Calciomercato.it fa il punto sul Milan
Il 2023 si è chiuso davvero da poco. Per il Milan e il suo allenatore, Stefano Pioli, è stato un capodanno certamente più sereno rispetto al Natale.
I rossoneri hanno battuto il Sassuolo, chiudendo al terzo posto, e il mister di Parma, al termine della partita, ha tracciato un bilancio, dando la sufficienza all’annata del Diavolo.
Per fare il punto della situazione sul Milan, Calciomercato.it ha intervistato, Vincenzo Matrone. Il giornalista ha chiaramente suddiviso il 2023 in due – “Se dopo lo Scudetto arrivi quinto la stagione scorsa non può essere sufficiente, a prescindere dal percorso in Champions League – afferma subito l’ex calciatore -. Per questo inizio di stagione, invece, incide tantissimo la questione infortuni. Con infortuni normali, come magari ha la prima in classifica, io cambierei l’opinione, ma sono tantissimi anni che seguo il calcio e una situazione del genere non l’ho mai vista. Oggi a questo inizio di stagione non posso, dunque, che dare un cinque”.
Pioli resta sotto osservazione, ma il suo futuro sembra segnato – “Non vedo allenatori che non sono sotto osservazione, a parte Massimiliano Allegri – prosegue Matrone -, visto che alla Juve basta arrivare tra le prime quattro. Simone Inzaghi se non dovesse vincere lo Scudetto, ad esempio, viene mandato via subito. Pioli se dovesse vincere l’Europa League e magari la Coppa Italia è quasi da statua. Nel calcio è facile veder cambiar i pareri e da tecnico in bilico passi subito ad eroe. Ricordiamoci che Inzaghi a marzo dell’anno scorso aveva la Curva Nord contro e l’Inter aveva già scelto l’allenatore per il futuro. E’ questo il bello del calcio”.
Pioli può ancora salvare la stagione ma sondare il mercato degli allenatori è un obbligo per il Milan: “Tutto chiaramente dipende dai risultati – afferma Matrone -. Pioli e la società devono sedersi attorno ad un tavolino e il mister deve fare un passo indietro per migliorare il suo staff. Si può assolutamente continuare, ma deve mandare via qualcuno o integrare il suo staff”.
I nomi per il dopo Pioli – “Io ti dico un mister a seconda delle tasche – prosegue il giornalista -. Considerando che si parla di un possibile cambio di proprietà, ti dico Guardiola, che non vedo impossibile. Lui verrebbe e anche la sua famiglia verrebbe a vivere in Italia. Non prenderebbe i soldi che percepisce in Inghilterra, ma non gli mancano di certo. Abbassando le pretese, invece, ti faccio il nome di De Zerbi, che mi piace tanto, ma ti dico anche Palladino, per il quale vedo della poesia, essendo stato inventato da Berlusconi. A me piacciono i ‘giochisti’ e dunque ti lascio da parte Antonio Conte”.
Il 2024 dovrà essere l’anno del bomber. Non ci sono dubbi sul fatto che il Milan abbia bisogno di un grande centravanti: “Ai rossoneri serve un campione in attacco – afferma Matrone -. Deve prenderlo oggi o a giugno. I rossoneri devono prendere un attaccante da Vlahovic in su. Per capire quale tipo di centravanti serve basta entrare al museo del Milan. Il numero nove del Diavolo deve essere di questa portata”
Si chiude parlando dei fischi a Rafa Leao, che hanno fatto tanto discutere – “Ho visto fischiare anche Marco van Basten – conclude il giornalista – e quindi non mi meraviglio così tanto. Leao non è certo un problema per il Milan, ma una risorsa. Rafa anche quando gioca male e butta quei palloni in mezzo diventa comunque pericoloso, ma servirebbe qualcuno che riempie l’area di rigore in maniera diversa”.
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